REDAZIONE VERONA

Morgan candidato a Verona: Sgarbi lo lancia, Sboarina lo ferma. "Non sarà nelle mie liste"

Una candidatura al fulmicotone quella di Morgan, proposto da Sgarbi come capolista di "Io Apro Rinascimento" a sostegno del sindaco uscente, Federico Sboarina. Centrodestra diviso a Verona

Morgan insieme a Vittorio Sgarbi

Verona, 15 aprile 2022 – Morgan candidato per un giorno: Sgarbi lo lancia, Sboarina lo silura. È il caso politico scoppiato a Verona nelle ultime ore, dove la candidatura del cantante – al secolo Marco Castoldi, in arte Morgan – ha rischiato di rompere gli equilibri interni al centrodestra. Un nome pesante, anzi scomodo, quello del cantante, da tempo al centro delle cronache per le polemiche e le sue posizioni controcorrente. L’asse Morgan-Sgabi – promotore del movimento politico “Io Apro Rinascimento”, fondato dal critico d’arte insieme a Umberto Carriera, promotore del movimento “Io Apro” – è nato in tempi non sospetti per Verona, quando Morgan aveva velleità di scendere in campo come candidato sindaco di Milano.

Volantino con Mussolini a Verona, il sindaco Sboarina: "Una goliardata"

Tutto è nato al fuori salone di Vinitaly, davanti a un bicchiere di Prosecco e qualche strategia elettorale in vista delle amministrative del 12 giugno. Vittorio Sgarbi ha incontrato Giorgia Meloni, segretaria nazionale di FdI, e il sindaco uscente Federico Sboarina, candidato con la coalizione di centrodestra. E, tra una chiacchiera e l’altra, sarebbe nata l’idea di candidare Morgan capolista del movimento di Sgarbi, in corsa a sostegno di Sboarina. Ma subito è arrivata la levata di scudi da parte del sindaco veronese. “Sgarbi è un fuoriclasse dell’anticonformismo e ha voluto alzare l’attenzione intorno al Movimento. Morgan è un grande artista, ma non sarà nelle liste che mi sostengono”, ha fatto sapere il sindaco Sboarina sulla stampa locale.

Centrodestra diviso, Forza Italia in solitaria

Centrodestra spaccato a Verona in vista delle amministrative della prossima primavera. La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, pochi giorni fa è tornata nella città scaligera – proprio in occasione di Vinitaly, dove ha brindato con Zaia – per dare il suo appoggio al sindaco uscente Federico Sboarina. E ancora una volta è tornata a puntare il dito contro l'insolita dinamica che rischia di vedere in Verona l'unica città al voto in tutto il Veneto con un centrodestra non compatto. Se FdI e Lega appoggiano infatti il sindaco uscente, Forza Italia si è sfilata dalla maggioranza già durante il mandato del sindaco e pare intenzionata a correre assieme al rivale Flavio Tosi (anche per ora non ci sono ancora posizioni certe).

Il centrosinistra risponde invece con la candidatura dell'ex calciatore di Hellas Verona, Roma e Nazionale, già presidente dell'Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi – candidatura appoggiata da Partito Democratico, Azione, Più Europa e altre liste civiche. Compaiono poi altri tre candidati, due dei quali legati a movimenti no vax e no green pass.