Verona, 8 settembre 2022 – Grandine sui vigneti del Valpolicella, a rischio le uve del pregiato vino Amarone, che stanno per essere vendemmiate proprio in questi giorni. Dopo la tromba d’aria sul Lago di Garda e l’allerta arancione diramata in tutto il Veneto, la zona del Veronese inizia a temere ripercussioni del maltempo sull’economia locale.
L'area interessata dal maltempo è la parte a nord est di Negrart (località Quena, Mazzano e San Peretto), la zona più a nord di Fumane (località Cavalo) e alcune località di Marano (località Gnirega, Novaia). “Il nostro tecnico è al lavoro per le rilevazioni sul territorio e per verificare la situazione. La vite è tra le produzioni maggiormente assicurate, poiché territorialmente più presente – sottolinea il direttore del consorzio Codive, Michele Marani – : nei prossimi giorni sarà possibile fare un primo bilancio”.
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Viticoltori in allarme
“La botta c'è stata anche se, come sempre, la grandine ha colpito a macchia di leopardo. Molti grappoli sono a terra e ci sono parecchi acini spaccati”, racconta Christian Marchesini, presidente dei viticoltori del Consorzio Tutela Valpolicella. “La preoccupazione, a una settimana dall'inizio della vendemmia, è per l'uva da mettere a riposo in cassetta per l'Amarone, che dev'essere perfetta. In parte è stata raccolta, ma tanti grappoli sono ancora sui tralci, anche perché la raccolta deve ancora iniziare”.
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Zaia, timori per il dossier Unesco
Il governatore Luca Zaia sta seguendo l'evoluzione della situazione dei danni in Valpolicella, dopo la forte grandinata delle ultime ore. Zaia, informa la Regione, sta raccogliendo informazioni puntuali per valutare l'eventualità di assumere decisioni formali per una zona che, tra l'altro, vede impegnata la Regione Veneto nella preparazione del dossier per la candidatura a Patrimonio Universale dell'Unesco.
L'ondata di maltempo che si è abbattuta questa mattina sul veronese, in particolare sul basso lago di Garda, sta creando disagi anche in Valpolicella. A Fumane, una parte del paese è rimasta senza elettricità perché, all'altezza della località di Villa della Torre, le raffiche di vento hanno danneggiato la linea. I tecnici dell'Enel sono al lavoro per il ripristino della corrente.
Estate difficile: i danni del maltempo
Estate torrida, alternata a grandinate che hanno messo in ginocchio l’agricoltura veneta. “Se il tempo si raddrizza e non arrivano altre tempeste, c'è la possibilità di recuperare un po’, perché in generale l'uva si asciuga e gli acini rotti non fanno marciume. In caso contrario, il conto dei danni salirà”, conclude Marchesini.
Per il presidente di Confagricoltura Verona, Alberto De Togni, è stata “l'ennesima mazzata all'agricoltura dopo un'estate segnata dalla siccità, dalle alte temperature e da altri eventi catastrofici, come la grandine che ha colpito il mais in luglio, con chicchi delle dimensioni di palline da tennis”. E continua: “Questa è la ciliegina sulla torta che non ci mancava, perché l'annata, per i vigneti, si preannunciava positiva, essendoci una buona quantità ma anche una qualità molto alta. Per fortuna – aggiunge – una parte dell'uva era già stata raccolta e ora speriamo che, di quello che rimane, si riesca a salvare il salvabile”.