Verona, 12 maggio 2022 – È Malcesine la città con la più alta incidenza di imprese ricettive, ma perde il “primato rosa” a favore di Ferrara di Monte Baldo. La zona di Vestenanova ha la più elevata quota di imprese giovanili, a Concamarise più di quattro imprese su 10 sono artigiane. Sta cambiando la geografia delle impresse del Veronese, aziende e artigiani si stanno riconvertendo alle nuove esigenze di mercato dopo anni difficili, tra Covid e guerra. A mapparle è la Camera di Commercio di Verona, che registra una crescita in 62 dei 98 Comuni della provincia.
In termini assoluti, dopo Verona – che al 31 dicembre aveva 27.178 aziende – il maggior numero di imprese è localizzato a Villafranca (3.235), San Bonifacio (2.554), Legnago (2.507) e San Giovanni Lupatoto (2.418). Ferrara di Monte Baldo (+8,3%), Palù (+6,3%) e San Pietro di Morubio (+5,1%) sono i Comuni che hanno registrato la miglior crescita di imprese su base annua (media provinciale +0,5%).
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La fotografia del Veronese
Nel 2021, 62 Comuni hanno visto crescere la loro base imprenditoriale, 32 hanno registrato una diminuzione, mentre per 4 la situazione è rimasta immutata. L'andamento demografico delle imprese nel 2021 si è, pertanto, chiuso in modo positivo. A Ferrara di Monte Baldo il 35,9% delle imprese è al femminile, su una media veronese pari al 20,3%. Quello con la più alta incidenza di imprese under 35 è Vestenanova con il 14,2% (7,7% provinciale), seguito da Velo Veronese (12,4%) e Badia Calavena (11,9%). Il Comune con la più alta percentuale di imprese artigiane sul totale delle attività economiche è Concamarise con il 43,9% (25,5% provinciale), seguito da Cerro Veronese (42,3%) e Buttapietra (37,6%).
A Nogara, San Bonifacio e Verona si registrano le percentuali più elevate di imprese straniere (UE ed extra-UE) sul totale delle attività con il 21%, a San Bonifacio l'imprenditoria straniera rappresenta il 18,6%, e nel capoluogo il 18,2%; il dato medio provinciale è 12,8%. Verona, con 136,6 imprese per chilometro quadrato, registra la più alta concentrazione territoriale di attività economiche, seguita da San Giovanni Lupatoto (127,2) e Castel d'Azzano (95,9). Con 223,7 imprese ogni 1.000 abitanti, Affi è il comune che presenta la più spiccata vocazione imprenditoriale, seguito da Velo Veronese (210,2).
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Di cosa si occupano le imprese
Per settore, se a livello provinciale l'agricoltura incide per il 15,8%, in nove comuni la quota supera il 50%: San Mauro di Saline, Mezzane di Sotto, Velo Veronese, Montecchia di Crosara, Cazzano di Tramigna, Roncà, Terrazzo, Marano di Valpolicella e Brentino Belluno. Nel commercio, che mediamente a livello provinciale pesa per il 20,3%, al primo posto per incidenza di imprese sul totale troviamo Sanguinetto, seguito da Castel d'Azzano, Nogara, Cavaion Veronese e Villafranca di Verona.
Nei comuni del Baldo-Garda il contributo delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione al sistema imprenditoriale locale è del 36,9% a Malcesine, contro una media provinciale del 7,5%. Seguono Ferrara di Monte Bardo, Brenzone sul Garda, Torri del Benaco, Garda, Bardolino e Lazise. I Comuni con i più alti tassi di presenza di attività manifatturiere sono Concamarise (28,5%) e Dolcè (23,3%), mentre Cerro Veronese (28,4%), Roverè Veronese (25%) e Boschi Sant'Anna (24,6%) hanno la più elevata concentrazione nelle costruzioni. I servizi alle imprese e alla persona, che a livello provinciale incidono per il 27,9%, si concentrano maggiormente a Verona (38,2%), a San Giovanni Lupatoto (35,4%) e ad Affi (3%).