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Rissa a Peschiera del Garda, la sindaca: "L'allarme lanciato già domenica"

La guerriglia urbana, l'assalto alla spiaggia libera di Castelnuovo, le molestie del branco sul treno. Sui fatti indaga la Procura di Verona. Zaia: "La parola chiave, l'hashtag è: repressione"

Migliaia di ragazzi alla stazione di Peschiera del Garda

Migliaia di ragazzi alla stazione di Peschiera del Garda

Peschiera dal Garda (Verona), 6 giugno 2022 - Vandalismi, risse, rapine e molestie. Sui disordini del 2 giugno a Peschiera del Garda la Procura di Verona lavora a due fascioli, il primo per le risse e i vandalismi che hanno devastato la città, il secondo per le molestie del branco subite sul treno di ritorno Gardaland da alcune minorenni dirette a Milano. Mentre la prima cittadina di Peschiera del Garda solleva due questioni: la prima l'allarme lanciato in anticipo e la seconda sul degrado della spiaggia a Castelnuovo. Tutto è partito da un video lanciato su TikTok, che al grido "L'Africa a Peschiera del Garda"  invitava tutti per il giorno della Festa della Liberazione a un raduno una spiaggia libera tra Castelnuovo e Peschiera del Garda. 

L'allarme domenica 30 maggio

Era possibile prevenire il raduno, annunciato sui social? Risale al 30 maggio il primo allarme lanciato dalla sindaca di Peschiera del Garda (Verona), Orietta Gaiulli. La prima cittadina temeva  già due giorni prima della maxirissa del 2 giugno che si sarebbero potuti verificare problemi di ordine pubblico nel territorio. A partire dalla domenica gruppi di giovani si dirigevano verso la spiaggia libera del vicino comune di Castelnuovo, che "non ha ancora dato una sistemazione alle spiagge, che sono teatro di scempi e violenze di ogni genere". Lo scrive in una lettera al Governo, al Prefetto e al Questore di Verona, la prima cittadina di Peschiera, dopo gli episodi di guerriglia urbana del 2 giugno nella località lacustre, cui potrebbero essere correlati anche le molestie denunciate da alcune ragazzine sul treno da Verona per Milano.

Dito puntato su Castelnuovo: "Peschiera non merita tutto questo"

Nella lettera, Gaiulli sottolinea "l'incapacità del Comune di Castelnuovo di dare una definitiva sistemazione alla spiaggia, ormai da tre anni teatro di violenze e scempi". Ricostruisce quindi la vicenda, sottolineando che "migliaia di ragazzi, di colore e non, sono transitati dalla stazione di Peschiera, percorrendo il Lungolago Garibaldi, fino alla spiaggia libera di Castelnuovo". 

"La responsabilità di Peschiera del Garda - puntualizza - è quella di avere una stazione ferroviaria e una strada che conduce in pochi minuti alla spiaggia. Peschiera non merita un'immagine così brutta, perché è una cittadina sicura, abituata a ospitare un turismo di famiglie", conclude. Venezia, risse tra giovani, il sindaco di Jesolo: Non voglio un'altra Peschiera del Garda

Si cercano i responsabili

Parla di "marea umana incontenibile" Giovanni Dal Cero, il sindaco di Castelnuovo del Garda. "Ci sono ottime possibilità di identificare i colpevoli di questo caos. Tra telecamere e filmati pubblicati sui social, i volti sono riconoscibili e alcuni sono già stati identificati. Una volta presi servono pene adeguate. Se verranno mandati a fare lavori di pubblica utilità, qui noi sindaci ne abbiamo finché ne sono stufi", ha detto il primo cittadino a Radio Capital. ''Non eravamo preparati alla marea umana: avevamo visto su Tik Tok l'annuncio del raduno. Dicevano di voler portare l'Africa a Peschiera. Ma ci aspettavamo alcune centinaia di persone non migliaia", aggiunge. Sono arrivati alla spicciolata, nel  situazione è diventata insostenibile. "Ho visto il terrore negli occhi delle famiglie. Alle 18 i ragazzi che tornavano in autobus da Gardaland erano impauriti perché gli altri coetanei stavano creando caos alla stazione tirando sassi e occupando i binari'', conclude il primo cittadino.  

Zaia:  "La parola chiave, l'hashtag è: repressione

La vicenda accende il dibattito, fra le molti voci di queste ore c'è quella del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. "La parola chiave, l'hashtag è: repressione. Dobbiamo essere consapevoli che l'educazione è importante, le politiche sociali pure, ma una certa soglia non può essere superata. Punto" dice Zaia sulle molestie sul treno Peschiera del Garda-Milano. Secondo il governatore "non possiamo assuefarci. Non possiamo giustificare. I responsabili delle violenze non sono persone con un'infanzia difficile, ma persone che vanno punite. Non voglio chiamare questa gente ragazzi, perché mi sembra già assolutorio: sono devastatori".