Rapina, tortura e lesioni a un 26enne: sgominata una gang violenta a Verona

Cinque uomini sono stati arrestati e uno è ancora ricercato. Sono accusato di avere aggredito due persone, tra cui l’eroe che tentò di salvare due ragazzi scivolati nel canale Camuzzoni

Le indagini sono state condotte dalla polizia di Stato

Le indagini sono state condotte dalla polizia di Stato

Verona, 5 giugno 2024 – Tortura, rapina, lesioni aggravate e deformazione al viso. Sono le accuse a carico di sei uomini: una gang violentissima scoperta a Verona. I sei complici sono accusati di avere torturato e picchiato a sangue un loro connazionale, un 26enne di origine marocchina.

Immobilizzata dal branco e presa a bastonate, la vittima è lo stesso eroe che solo dieci giorni prima della violentissima aggressione del branco tentò di salvare la vita a due ragazzi caduti nel canale Camuzzoni. Cinque di loro sono stati arrestati, mentre uno è ancora ricercato.

Le torture: cosa è successo

Appena dieci giorni dopo il tentativo disperato di aiutare i due ragazzi in difficoltà – un giovane somalo che risulta ancora disperso e un amico originario del Benin, il cui corpo era stato recuperato poche ore dopo nel canale – il 26enne rimase è rimasto vittima di un agguato organizzato da sei connazionali.

È successo il 29 maggio. La gang lo ha sorpreso di notte nel sonno, all’interno dell'edificio abbandonato in cui stava dormendo: senza dargli il tempo di realizzare cosa stesse accadendo e dopo averlo reso inerme legandogli mani e piedi, si sono scagliati contro di lui con bastoni e bottiglie ferendolo gravemente, fino addirittura a provocargli una deformazione permanente al viso.

La rapina

Prima che il giovane riuscisse a scappare, lo hanno rapinato dello smartphone e di 400 euro. In quel frangente, un amico della vittima, che stava facendo rientro nello stesso alloggio di fortuna, è stato intercettato dallo stesso gruppo proprio mentre si stava allontanando dopo il pestaggio: riconosciuto da loro come un conoscente dell'altro malcapitato, è stato anche lui accerchiato, aggredito e rapinato del cellulare e dei soldi che aveva con sé.

L’arresto

I sei aggressori – cinque arrestati e uno ancora ricercato – sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tortura, rapina aggravata, lesioni personali aggravate e deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.

Si tratta di uomini di nazionalità marocchina, con precedenti penali, senza fissa dimora ed irregolari sul territorio nazionale. Durante le indagini, la polizia ha trovato ingenti somme di denaro.