Verona, 20 luglio 2024 – Una vasta rete di evasione dell’IVA tra Italia e diversi Stati europei. A scoprire la frode i militari delle fiamme gialli. Nei giorni scori i finanzieri del comando provinciale di Verona hanno eseguito due arresti domiciliari nei confronti del rappresentante legale e del direttore commerciale di due società operanti nel settore della vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti per la detergenza, nonché un decreto di sequestro preventivo per 8,8 milioni di euro. I provvedimenti sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Verona su richiesta della Procura Europea (EPPO) con sede a Venezia.
Vendite senza Iva
Le indagini, condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona, hanno consentito di scoprire un articolato sistema di evasione dell’IVA basato su vendite solo fittiziamente dirette ad altri stati dell’Unione Europea. In realtà la merce, venduta senza applicazione dell’IVA, era destinata al mercato italiano. Il meccanismo fraudolento è stato dimostrato grazie al tracciamento di alcuni prodotti ceduti in Slovenia, Bulgaria, Croazia e Ungheria, indagini finanziarie, intercettazioni telefoniche e telematiche e alla costante collaborazione tra Guardia di finanza, EPPO Venezia e la Sezione territoriale Nord Est del Settore Contrasto Illeciti della Divisione Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate.
I numeri della maxi truffa
Una gigantesca frode carosello, effettuata per mezzo di 16 soggetti giuridici (italiani ed europei) che hanno emesso fatture soggettivamente inesistenti per oltre 172 milioni di euro (dal 2017 al 2022), grazie alla quale gli indagati hanno evaso IVA per 31.372.333di euro e generato un ingente plafond IVA da utilizzare sugli acquisti nazionali, nel settore dei prodotti per la casa e la