Verona, 1 agosto 2024 – Una frode che ha interessato il territorio scaligero, con importazione di prodotti illeciti anche dalla Cina. Nel merito i finanzieri del comando provinciale di Verona e i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Padova, hanno eseguito delle misure interdittive nei confronti di tre imprenditori e di una società attivi nel settore del commercio di prodotti per l’agricoltura. Oltre a questi provvedimenti è stato eseguito un sequestro preventivo di circa 180mila euro su disponibilità finanziarie e beni, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Verona su richiesta della Procura della Repubblica di Verona.
I prodotti importati in Europa con falsa documentazione
Le indagini hanno permesso di svelare uno schema fraudolento mediante il quale gli indagati, introducevano nel territorio nazionale prodotti fitosanitari contraffatti. In particolare, venivano realizzati fitofarmaci a cui era apposto illecitamente il marchio di note case produttrici. I prodotti, anche d’importazione cinese, venivano introdotti in Europa mediante falsificazione della documentazione accompagnatoria, nonché successive cessioni tra società, tutte riconducibili agli stessi indagati. I prodotti così rivenduti risultavano difformi rispetto a quanto indicato sulle etichette.
Come avveniva la frode
Le approfondite indagini tecniche hanno permesso di constatare che la direzione delle società, sia italiane che estere, avveniva dal territorio nazionale, fornendo utili elementi probatori all’Autorità Giudiziaria italiana e alle omologhe autorità estere. Gli imprenditori indagati, introducevano i prodotti contraffatti mediante una rete societaria da loro stessi costituita, anche attraverso la compiacenza di tipografie per la stampa delle etichette da apporre sui prodotti e di prestanomi a cui affidare, solo formalmente, la gestione delle società.