Verona, 8 settembre 2021 - Ha lottatto strenuamente, ha cercato a lungo di difendersi da quell'aggressore che ha scoperto in casa mentre era sola. Sono stati terribili gli ultimi momenti di Chiara Ugolini, 27 anni, uccisa il 5 settembre nella propria cucina a Calmasino, in provincia di Verona. Momenti che ora vengono alla luce grazie all'autopsia sul corpo della giovane vittima. In cella con l'accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà c'è il vicino, Emanuele Impellizzeri.
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L'autopsia
L'autopsia sul corpo della ragazza è durata quattro ore: non ha svelato agli investigatori l'esatta causa della morte, ma ha ricostruito la scena dell'omicidio. Sul corpo di Chiara ci sono numerosi traumi interni, in particolare alla nuca, al torace, all'addome: tutti segni di una colluttazione violenta, e probabilmente prolungata, con l'aggressore. Ma nessuna lesione che da sola spieghi la ragione del decesso. Un ruolo importante, anche questo da approfondire, potrebbe aver avuto inoltre la candeggina che Chiara è stata costretta ad ingerire, mentre l'uomo le schiacciava un strofinaccio imbevuto della sostanza sulla bocca, per non farla urlare. Gli investigatori non escludono, inoltre, che l'indagato abbia versato a forza nella bocca della ragazza il liquido caustico, con danni potenzialmente devastanti.
Secondo le ultime indagini, l'aggressone si sarebbe introdotto nell'appartamento di Chiara da una delle finestre di servizio della scala del condominio, che dà accesso al terrazzino dell'appartamento della vittima e, quando è stato sorpreso in casa, nata la colluttazione con la vittima, culminata con l'aggressione mortale in cucina.
"Impellizzeri ha agito con crudeltà"
Intanto, Emanuele Impellizzeri, 38 anni, ha fatto scena muta davanti al giudice di Firenze: è accusato di omicidio aggravato, secondo la procura di Verona, dall'aver agito per "motivi abietti" e con ''crudeltà''
L'uomo, è stato bloccato domenica sera nei pressi di Firenze dalla polizia stradale mentre fuggiva in moto sulla A1, questa mattina è comparso davanti alla giudice dell'indagine preliminare, Angela Fantechi, per l'interrogatorio di convalida del fermo, ma, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al momento l'uomo è nel carcere di Sollicciano.
La gip di Firenze Angela Fantechi ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare in carcere per Impellizzeri; inoltre si è dichiarata incompetente per territorio e quindi trasmetterà gli atti al tribunale di Verona dove un altro giudice deciderà se confermare o meno il provvedimento fiorentino.
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"E' sconvolto, spiegherà"
"Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere non perché non voglia sottrarsi alle sue responsabilità, ma perché è ancora sotto choc per quello che è successo", ha spiegato Mattia Guidato, il difensore di Impellizzeri. E' ancora sconvolto - ha aggiunto il legale - ma nei prossimi giorni parlerà con il giudice, ha la disponibilità a collaborare".