Venezia, 1 agosto 2023 – Sono accusati di tentato omicidio i tre uomini bengalesi arrestati questa notte a Venezia, sospettati per aver scatenato la rissa violenta scoppiata l’altra notte al terminal di Piazzale Roma. Una lite sfociata in un’aggressione di due tunisini – accoltellati e poi ritrovati la mattina dopo dalla polizia in gravi condizioni – e un tassista che si trovava in zona. Trovato il coltello a serramanico usato per ferire i due uomini: sulla lama c’erano delle tracce di sangue, un elemento chiave delle indagini che potrebbe incastrare i tre arrestati.
Cosa è successo
Tutto ha inizio alle 4.30 di sabato notte con l’aggressione ad un tassista da parte di tre stranieri: due tunisini e un kosovaro, poi denunciati per lesioni. Un gruppo di giovani cingalesi interviene in difesa del tassista, ma gli aggressori si rivoltano e a quel punto coppia la rissa. Sono almeno quattro le persone ferite: il più grave è un tunisino di 41 anni, aggredito con tre coltellate al collo, al torace e all’addome. Accoltellato anche un altro tunisino di 38 anni. Le ricerche lampo hanno portato i poliziotti sulle tracce dei tre uomini, fermati stanotte con l’accusa di tentato omicidio in concorso.
Le indagini
Gli inquirenti hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza installate nella zona di piazzale Roma, risalendo agli autori della rissa e del luogo dove le due vittime sono state ferite. Sul posto è stata anche ritrovata l’arma da taglio usata per l’aggressione: un coltello a serramanico con evidenti tracce ematiche. Dopo avere ascoltato alcuni testimoni che hanno assistito alla rissa, nelle ultime ore sono stati fermati tre cittadini di origine bengalese. Il magistrato di turno di Venezia ha inoltre deferito all’autorità giudiziaria due tunisini e un kosovaro per lesioni ai danni di un autista di taxi.