Inchiesta corruzione a Venezia, si dimette l’assessore Renato Boraso. “Atto dovuto”

Ad annunciarlo è stato il suo avvocato, Umberto Pauro, che non ha commentato la scelta del suo assistito

Venezia, a seguito dello scandalo corruzione si dimette l'assessore Boraso

Venezia, a seguito dello scandalo corruzione si dimette l'assessore Boraso

Venezia, 18 luglio 2024 – Renato Boraso, assessore alla Mobilità del comune di Venezia coinvolto nello scandalo corruzione, rassegna le proprie dimissioni. Ad annunciarlo all’Ansa è stato il suo avvocato, Umberto Pauro, che lo ha incontrato poco fa. Il legale non ha commentato la scelta del suo assistito, etichettandola come un atto dovuto.

Boraso è stato arrestato il 16 luglio, contestualmente all’emissione dell’avviso di garanzia nei confronti del sindaco Luigi Brugnaro. Il motivo è da ritrovarsi nel presunto interesse privato nella compravendita del terreno dei Pili, di proprietà del primo cittadino. L’assessore è stato ripreso in alcune intercettazioni telefoniche mentre paventava l’idea di “fare una causa di 10 milioni di euro di danni al Comune”.

Secondo il giudice, tali parole – pronunciate all'indomani della sentenza del Tar che aveva sospeso il permesso di costruire rilasciato dal Comune a Park 4.0 srl – sono rivelatrici “della completa immedesimazione con l'interesse privato della società in questione da parte di Boraso, che dovrebbe esclusivamente perseguire l'interesse del Comune e che invece arriva al punto di proporre una causa milionaria” contro l’istituzione che dovrebbe rappresentare. L’obiettivo della causa sarebbe stato quello di fare pressioni sul Tar.

Boraso si estromette quindi dall’amministrazione comunale di Venezia, non essendo neanche consigliere comunale.