REDAZIONE VENEZIA

Ragazzi scomparsi, nel video l’aggressione di Filippo: Giulia urla ‘mi fai male’ e poi viene caricata in auto “esanime”

Turetta indagato per tentato omicidio aggravato. Analisi del Dna su sangue e capelli. La sorella di lei: “Aveva confidato alle amiche che l’atteggiamento dell’ex l’aveva spaventata in più di una occasione”

Venezia, 17 novembre 2023 – È indagato per tentato omicidio aggravato il 22enne Filippo Turetta, una svolta che arriva grazie a al video registrato dalle telecamere dell’azienda Dior nella zona industriale di Fossò, la stessa area in cui sono stati trovati sangue e capelli il cui esame del Dna è ancora in corso. In quei pochissimi frame l’aggressione a mani nude contro Giulia Cecchettin che poi Filippo carica in auto sanguinante e “apparentemente esanime”

Da quel momento a quando l’auto viene tracciata a Scorzè trascorrono 20 minuti di vuoto: cosa è successo in quel lasso di tempo? Ancora nessuna traccia nel sesto giorno di ricerche degli ex fidanzati scomparsi. L’auto non è ancora stata trovata: gli investigatori hanno ricostruito il tortuoso percorso fatto dalla Grande Punto nera, mentre i sommozzatori stanno scandagliando il lago di Barcis. E la sorella di Giulia racconta in tv: “Aveva confidato alle amiche che Filippo le aveva fatto paura in più di una occasione”

La cultura del possesso dietro al giallo?

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Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ragazzi veneti scomparsi da casa l'11 novembre 2023
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ragazzi veneti scomparsi da casa l'11 novembre 2023
19:59
Avviso di ricerca internazionale per Turetta

Gli investitori hanno diramato un avviso di ricerca anche a livello internazionale per Filippo Turetta, accusato di tentato omicidio aggravato perché commesso dal sospettato verso una ragazza con la quale aveva un legame affettivo. La Grande Punto nera del ragazzo di 22 anni potrebbe avere passato il confine con l'Austria.

16:19
"Giulia aveva paura di Filippo"

"Giulia aveva confidato alle amiche di aver avuto paura di Filippo in varie occasioni, ma a me non aveva detto nulla - spiega Elena Cecchettin, la sorella di Giulia a Storie italiane su Rai1 - Dopo alcuni episodi aveva scritto: 'Non era mai successo, ma mi ha fatto veramente paura, sia per le parole che i gesti che ha usato', per poi minimizzare sui gesti dicendo 'ma no, non è niente'. Però in più occasioni ha detto di essere preoccupata, cosa che non mi aveva mai detto direttamente, forse perché pensava che potessi essere troppo protettiva nei suoi confronti"

16:01
Cosa si vede nel video

Nel filmato delle telecamere di Dior nell'area industriale di Fossò si vedono i due ragazzi impegnati in una colluttazione durante la quale Giulia viene ferita e perde sangue. Filippo nelle carte giudiziarie visionate dall'Adnkronos, ''poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse''. Poi i due si spostano in un'altra area: qui Giulia cerca di fuggire. Rincorsa, viene colpita alle spalle da Turetta, che fa di tutto per impedire che lei fugga. Giulia cade e lui la colpisce ancora. "Producendole, quale conseguenza della propria azione - si legge - ulteriori ferite e ulteriori copiosi sanguinamenti, che determinavano che la parte offesa rimanesse a terra apparentemente esanime mentre il Turetta caricava il suo corpo nella propria auto". Da quel momento svaniscono nel nulla.

 

14:38
Terminata la perquisizione a casa Turetta

È durata circa tre ore e mezzo la perquisizione dei carabinieri a casa della famiglia di Filippo Turetta. I militari hanno portato via diverso materiale informatico, ritenuto utile per le indagini. In casa c'erano i familiari di Filippo, i genitori e un fratello di 17 anni: tutti - riferisce l'avvocato -, nonostante il difficile momento, hanno cercato di collaborare in modo totale. 

12:45
Spunta il video dell'aggressione

Esiste un video che mostra i momenti dell'aggressione di Filippo Turetta a Giulia Cecchettin. I due fidanzati 22enni avrebbero litigato sabato notte, nella zona industriale di Fossò, non molto lontano dalla casa dove abita la ragazza, proprio nel punto dove sono state ritrovate alcune chiazze di sangue a terra. I fotogrammi che mostrano l'aggressione a mani nude sarebbero stati estrapolati dalle telecamere di video sorveglianza di Dior che si trova nella stessa via. Nelle immagini si vedrebbe anche il giovane caricare nella sua auto Giulia, sanguinante.

12:16
Controlli nei rifugi sulle Dolomiti: l'itinerario delle ricerche

Si controllano i rifugi sulle Dolomiti. Proprio in queste ore, l’elicottero del soccorso alpino di Sesto sta controllando i bivacchi in quota, come i rifugi Comici, Locatelli e Pian di Cengia. Visto che l'autovettura comunque non è stata localizzata in zona, si tratterebbe di una operazione ad esclusione, per non trascurare ogni possibile eventualità.

 

12:04
Turetta esperto di orientering, il criminologo: "Potrebbe cavarsela in qualche modo"

Filippo esperto di orientering, il criminologo: “Questo fa pensare che possa cavarsela in qualche modo”. Droni, elicotteri e cani molecolari stanno passando al setaccio le zone più impervie delle montagne, luoghi che Turetta conosce molto bene. L’orientering è disciplina sportiva che consiste proprio sul sapersi districare in situazioni difficili. “La macchina non può evaporare nel nulla: stiamo cominciando a preoccuparci, ma dobbiamo pensare che i ragazzi siano ancora vivi”, conclude il criminologo Edoardo Genovese.

La veduta dall'elicottero che sta cercando i due ragazzi scomparsi
La veduta dall'elicottero che sta cercando i due ragazzi scomparsi
11:48
Esame Dna, le famiglie: "Non sappiamo nulla"

Sull'esame del Dna sulle macchie di sangue e delle immagini di videosorveglianza “non sappiamo nulla – ha spiegato il legale della famiglia Cecchettin – sono dettagli delicati che, se anche sapessimo, non mi sentirei di commentare: non voglio compromettere passaggi delicati dell'attività d'indagine”.

Capelli e macchie di sangue trovati nella V Strada di Fossò
Capelli e macchie di sangue trovati nella V Strada di Fossò
11:47
Tentato omicidio, l'avvocato: "Vogliamo ancora sperare"

“C'è stata la delicatezza di comunicarcelo da parte della procura”, sottolinea l'avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia Cecchettin, parlando della svolta dell’indagine per tentato omicidio. “Si poteva ipotizzare l'iscrizione a notizia di reato di un'ipotesi delittuosa, e la scelta dell'ipotesi ci lascia comunque ancora nella speranza di avere una buona notizia, voglio ancora sperare”.

11:42
Ricerche sul fiume Piave: ecco dove

Altre ricerche sono intanto in corso lungo il corso del fiume Piave. I sommozzatori si stanno concentrando nella zona di Maserada sul Piave, in provincia di Treviso. Il fatto che le forze dell'ordine si stiano concentrando ormai da giorni su fiumi, laghi e orridi significa che stanno temono il decesso dei due ragazzi.

 

11:38
Perquisita la casa di Filippo a Torreglia: cosa cercano gli investigatori?

Alcuni investigatori si sono recati stamani a casa di Filippo Turetta a Torreglia, in provincia di Padova. Potrebbe essere in corso un'acquisizione di ulteriori elementi – forse il computer del 22enne – dopo l'iscrizione del giovane nel registro degli indagati per tentato omicidio.

11:25
Tentato omicidio: sono arrivati i risultati del Dna? Cosa dice la procura

L'iscrizione nel registro degli indagati – previsa la procura di Venezia – è stata fatta a seguito della denuncia di scomparsa dei due ragazzi dopo le ricerche e in seguito “al primo esito” degli accertamenti “su eventuali responsabilità penalmente rilevanti”. Probabilmente hanno già in mano i risultati del Dna sui campioni di sangue e capelli, oppure altri elementi chiave per dare una svolta alle indagini.

11:15
"Filippo indagato? Non perdiamo la speranza"

“Non so su quale base si fondi la qualificazione del reato ipotizzato: ne prendiamo atto ed evidentemente, se gli inquirenti ritengono di farlo, hanno qualche elemento. Noi però restiamo anche oggi sulla posizione emotiva di ieri: non perdiamo la speranza”. A dirlo è l'avvocato Stefano Tigani, legale del papà di Giulia Cecchettin, nel commentare l’iscrizione di Filippo Turetta nel registro degli indagati per tentato omicidio. "Immaginiamo anche che sia un atto dovuto per accertamenti irripetibili. Non facciamoci prendere dal panico”, aggiunge l’avvocato.

11:08
La procura dà il via alle perquisizioni

Perquisizioni sono state svolte stamattina nell'ambito delle indagini sulle scomparsa dei due ex fidanzati, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Lo fa sapere una nota della procura di Venezia. "Al fine di non lasciare inesplorato alcuno spunto investigativo – sottolinea il pm – sono state disposte alcune perquisizioni che hanno avuto corso nella mattinata odierna”. La procura chiede cautele per la “delicatezza degli accertamenti in corso nonché della sofferenza in cui versano le famiglie coinvolte”.

10:50
Perchè Filippo è nel registro degli indagati

L'iscrizione di Filippo Turetta nel registro degli indagati serve alla procura anche per consentire gli esami necessari e irripetibili, come le perquisizioni avvenute stamattina. Forse a breve nuovi sopralluoghi nell’area industriale di Fossò, dove sono stati prelevati campioni di sangue e capelli.

 

10:40
Filippo Turetta indagato per tentato omicidio

Filippo indagato per tentato omicidio. È l’accusa formulata stamattina dalla procura di Venezia nei confronti dello studente scomparso, il cui nome è stato iscritto nel registri degli indagati.

09:45
Sangue e capelli: le analisi dei Ris

I Ris dei carabinieri stanno analizzando il materiale biologico prelevato a Fossò, dove sono stati trovati chiazze di sangue e capelli. Non è ancora stato accertato di chi siano, anche se il timore è che sia accaduto qualcosa, forse una lite violenta o una colluttazione tra Giulia e Filippo.
Le tracce erano state trovate dai Carabinieri nella V Strada dell'area industriale di Fossò, a circa 6 chilometri di distanza dal parcheggio di Vigonovo, davanti alla casa di Giulia, dove i due ragazzi era stati uditi litigare in macchina. In quel punto ci sono le telecamere perimetrali dello stabilimento di Dior, che potrebbero avere ripreso immagini utili per l'indagine. Quella stessa notte, intorno alle 23.30, una cella telefonica aveva agganciato il telefonino di Turetta, mentre si muoveva in una delle parallele vicine, la Prima Strada.

I Ris stanno analizzando i campioni di sangue e capelli prelevati a Fossò (foto d'archivio)
I Ris stanno analizzando i campioni di sangue e capelli prelevati a Fossò (foto d'archivio)
09:30
L'appello dei genitori di Giulia e Filippo: "Ragazzi tornate"

L'appello del papà di Giulia, Gino Cecchettin: 
 

09:07
Ricerche in quota tra le Cime di Lavaredo e l'Alta Pusteria

Sono riprese questa mattina le ricerche dei due ragazzi veneti scomparsi. Il soccorso alpino di Sesto sta nuovamente setacciando la Val Fiscalina nella speranza di localizzare la Fiat Punto di Filippo Turetta: è una zona che il 22enne conosce bene, qui ha già fatto escursioni e vacanze. Lo studente in passato ha soggiornato nella valle ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Per questo motivo vengono controllate tutte le strade forestali che portano in quota. Carabinieri, guardia di finanza e le altre sezioni locali del soccorso alpino dell'Alta Pusteria stanno invece cercando i due ragazzi nei Comuni di Dobbiaco e San Candido.

08:58
Nei filmati di Dior potrebbe esserci la chiave del giallo

Acquisite dai carabinieri le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza dello dallo stabilimento di Dior. Gli occhi elettronici potrebbero avere immortalato ciò che è successo sabato notte in via delle Industrie, a Fossò, dove sono stati trovati dei capelli e nove grandi chiazze di sangue. Si attendono i risultati del Dna sui campioni prelevati lunedì mattina dalla scientifica.

 

08:53
Sangue e capelli al vaglio del Dna

Non solo sangue, ma anche capelli tra i campioni prelevati nell’area industriale di Fossò. Secondo quanto riportato dal Corriere, le famiglie dei due ragazzi scomparsi hanno messo a disposizione ciò che potevano per permettere il confronti del Dna. I genitori di Filippo hanno consegnato ai carabinieri lo spazzolino da denti del figlio, mentre Elena Cecchettin si è sottoposta a un prelievo di materiale organico per il Dna.

08:45
Sesto giorno di ricerche: il briefing delle forze dell'ordine

È iniziato da poco il briefing delle forze dell’ordine per dare avvio al sesto giorni di ricerche di Giulia e Filippo. Vigili del fuoco e carabinieri sono in riunione a Dolo (Venezia) per concordare le aree da battere palmo a palmo, con cani molecolari e sommozzatori pronti a entrare in azione nel caso di tracce rilevanti. Nel frattempo, pompieri e volontari della Protezione civile hanno iniziato a mappare il territorio, in particolar modo nei pressi del Brenta, del Naviglio e dei corsi d'acqua secondari.

Le ricerche dei vigili del fuoco sul fiume Brenta
Le ricerche dei vigili del fuoco sul fiume Brenta
08:30
Papà Gino: "Non posso immaginare che Giulia non torni"

Non posso immaginare che non torni, che non apra la porta salutandomi. Spero solo che questa angoscia finisca”. Continua a sperare il papa di Giulia, Gino Cecchettin, l’idea che la figlia sia morta è un dolore insopportabile. 

Il papà di Giulia, Gino Cecchettin (a destra), con il criminologo Edoardo Genovese
Il papà di Giulia, Gino Cecchettin (a destra), con il criminologo Edoardo Genovese
08:18
"Voglio sapere dov'è mia sorella"

“Voglio solo sapere dov'è mia sorella”. Sono le parole disperate di Elena Cecchettin, con il passare del tempo la famiglia della ragazza scomparsa inizia a farsi assalire dal timore più grande: la morte di Giulia. “Non penso che lui fosse una persona cattiva – dice la sorella riferendosi a Filippo, l’ex fidanzato di Giulia – se ha sbagliato penso che potrà rimediare al suo errore in qualche modo. Spero che ci stiamo sbagliando tutti e che le cose non siano andate come pensiamo. L’odio non è per sempre, comunque, e odiare non porta da nessuna parte. A me comunque in questo momento interessa una cosa sola, ho un’unica priorità, sapere dov’è mia sorella”, ha raccontato Elena al Corriere.

Elena Cecchettin appende nastri rossi per la mancata laurea della sorella Giulia
Elena Cecchettin appende nastri rossi per la mancata laurea della sorella Giulia

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07:55
Due ore e mezza di buio nella fuga: cosa è successo sabato notte tra Padova e il Vajont? 

Ogni ora che passa, il mistero si infittisce. Ci sarebbero due buchi temporali nel tragitto della Fiat nera. Dopo essere scappato da Vigonovo insieme a Giulia, così come testimoniato dal vicino di casa della ragazza, l’auto è passata sicuramente nella zona industriale di Fossò, dove sono state trovate le macchie di sangue sull’asfalto. Poi si è diretta a Scorzè, in territorio Padovano. Ma, secondo la ricostruzione degli investigatori, ci avrebbe messo 20 minuti in più del normale tempo di percorrenza.
Il secondo ‘buco’ è tra il Veneto e il Friuli: l’auto ha impiegato due ore per passare dalla diga del Vajont a Pecol. Un tratto che di solito si percorre tra i 40 e gli 80 muniti. Cosa è successo in quel lasso di tempo? La risposta è nelle indagini.

07:30
Ecco dove è andata l'auto sabato notte

Sabato notte la Punto nera di Filippo ha oltrepassato il confine con il Friuli a Caneva, in provincia di Pordenone. Poi si è diretta a Polcenigo e la targa è stata quindi intercettata ad Aviano. Il veicolo è salito fino alla stazione turistica del Piancavallo e da lì, seguendo una strada secondaria, è scesa a Barcis. L'ultima registrazione è quella in uscita dalle gallerie del Vajont, tra Erto e Casso. Alla fine Filippo è rientrato in Veneto attraverso Longarone.

Il percorso dell'auto in fuga: la Fiat Grande Punto nera di Filippo
Il percorso dell'auto in fuga: la Fiat Grande Punto nera di Filippo