Venezia, 23 luglio 2021 - ''Sono molto soddisfatto, ringrazio il presidente del Consiglio e i ministri con cui abbiamo lavorato. Rischiavamo di celebrare l'iscrizione di Venezia nella lista del patrimonio a rischio. Sarebbe stato uno smacco enorme, l'Unesco ha dato indicazioni molte chiare da tempo che riguardano le grandi navi e il rispetto della natura di Venezia''. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini che, in occasione della presentazione all'Associazione della Stampa Estera del G20 Cultura che si terrà a Roma il 29 e 30 luglio, è ritornato sulla decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco di non iscrivere la città e la sua laguna nella lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo.
Lo stop alle grandi navi
La decisione di non fare entrare le navi a Venezia (dal 1 di agosto 2021 le grandi navi smetteranno di attraversare Venezia dal Bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca), ha sottolineato il ministro "è stata importante e coraggiosa" ed è stata il frutto di "due decreti legge: il primo per individuare l'ipotesi di un luogo definitivo d'approdo delle grandi navi fuori laguna; il secondo per bloccare da subito le grandi navi. Una scelta difficile perché tocca interessi locali, interessi economici. Infatti abbiamo previsto ristori specifici ma bloccato il passaggio delle grandi navi nel Canale della Giudecca che era non più sopportabile. La decisione è già operativa'', ha ricordato.