Venezia, 18 giugno 2024 – Abitanti in fuga da Venezia. L’ondata di turisti che invade la città durante i grandi eventi, come il Carnevale o la Festa del Redentore, spingono i residenti lontano dalla laguna in cerca di pace.
Non solo Venezia è una delle città più care d’Italia ma, con una media di 98mila visitatori al giorno, il centro storico rischia di svuotarsi e diventare una zona off-limit per gli abitanti. Dal Carnevale al Redentore, Venezia soffre il peso dell’over tourism: il picco durante l’ultimo Ponte dei Santi: 143mila presenze in un giorno. Effetto boomerang: ad ogni evento di massa, sono 400 i veneziani che abbandonano campi e calle. Rimane da valutare se il ticket introdotto nel 2024 possa alleviare il peso del turismo.
Cosa dicono gli economisti
I veneziani lo sanno da tempo, ma ora il fenomeno è diventato così diffuso da diventare oggetto di studio. È nata così la prima ricerca scientifica che misura l’impatto degli eventi culturali sulle presenze e gli spostamenti nel centro storico di Venezia. L’impatto del turismo sulla qualità della vita dei veneziani è stato misurato attraverso i movimenti delle tessere sim dei telefonini nell'arco dell'intero 2022.
La ricerca: 98mila turisti al giorno
Lo studio, pubblicato sulla rivista accademica Tourism Economics, è stato realizzato un team di economisti dell'Università Ca’ Foscari di Venezia e dell'Università di Udine. Nello studio, i ricercatori sfruttano i dati telefonici per distinguere tra abitanti abituali, visitatori pernottanti ed escursionisti giornalieri. I numeri mostrano la presenza di 98mila visitatori al giorno in media – 32.339 turisti stabili e 61.461 visitatori giornalieri – già segno dell'over tourism.
Il picco massimo è avvenuto domenica 30 ottobre, in occasione del ponte festivo di Tutti i Santi: quel giorno si trovavano a Venezia 143.246 visitatori, di cui 54.253 turisti e 88.993 escursionisti.
Gli eventi più ‘temuti’
I dati sui flussi in ingresso e lo spostamento degli abitanti fuori dal centro sono stati incrociati con i grandi eventi culturali, classificati dai ricercatori come “mainstream”. Momenti clou come il Carnevale di Venezia, l'inaugurazione della Biennale, la Mostra del Cinema, oppure più legati all'identità della città come il Redentore, la Festa della Sensa, ma anche le varie sagre patronali.
A parità di altri fattori che possono influire sulla presenza di persone in città – sia nel fine settimana, che durante la stagionalità turistica e lavorativa – un evento culturale ‘mainstream’ attrae in città un maggior numero di turisti: circa 11mila visitatori in più, di cui circa 8.500 escursionisti.
Effetto boomerang: residenti in fuga
Di contro, ha due effetti contrapposti sulla mobilità dei residenti. Da un lato, “trattiene” circa 2.000 residenti in città per motivi che possono essere sia lavorativi, come nel caso degli operatori legati al turismo, e sia di interesse specifico verso l'evento. Dall'altro lato, la pressione esercitata dall'aumento del numero di turisti legato all'evento culturale porta circa 400 residenti a lasciare temporaneamente la città.