Venezia, 12 agosto 2021 – Quaranta sanitari stanno per essere sospesi, l'Ulss Serenissima sta definendo in queste ore le modalità del provvedimento. Dopo i 30 sollevati dal servizio nei giorni scorsi, nel territorio di Venezia si continua diritti verso l'applicazione delle direttive ministeriali nei confronti dei sanitari No-Vax. Si tratta perlopiù di infermieri che hanno rifiutato senza motivazioni plausibili di sottoporsi alla vaccinazione obbligatoria contro il Covid.
Il direttore generale dell'azienda sanitaria, Edgardo Contato, non ha escluso che tra i No-Vax più convinti ci possano essere anche medici di base, rimasti fermi nelle proprie convinzioni nonostante i diversi richiami inviati nelle scorse settimane. “Il nostro obiettivo - ha detto oggi il Dg Contato - è quello di non creare disagi all'utenza, che nel caso sarà avvisata della necessità di scegliere un nuovo dottore”
Possibili buchi nella rete sanitaria dopo la possibile sospensione dei medici di base, per il momento non ancora oggetto di provvedimento, potrebbero essere ricuciti dall'aumento dalla ridistribuzione dei pazienti, con l'allargamento dei numeri massimi di persone ammesse per ogni medico di famiglia. “Già in passato - ha commentato Stefano Vianello, referente di Ulss 3 per i medici di medicina generale - avevamo concordato un aumento del massimale dei medici nel territorio, per la carenza di professionisti. Questa decisione ora tornerà utile per coprire eventuali situazioni di disagio che dovessero crearsi”.
Padova, medici no vax: "Non si può spostarli in reparti Covid"