Mestre (Venezia), 29 novembre 2023 – È stata eseguita ieri la perizia sul bus elettrico di produzione cinese Yutong E 12 precipitato da un cavalcavia di Mestre il 3 ottobre scorso provocando 21 morti. Un’analisi tecnica attesa da tempo, svolta all'ex mercato ortofrutticolo di Mestre dove il mezzo è ricoverato sotto sequestro giudiziario e a cui hanno preso parte gli esperti della procura, due ingegneri meccanici dell'Università di Padova, e i periti ed i legali dei tre indagati: l'Ad de La Linea, società di trasporto privato, e due funzionari del comune.
La perizia sullo sterzo del bus
Si è provveduto a smontare la barra di collegamento dello sterzo con le ruote anteriori con i relativi perni, il destro andato distrutto e il sinistra ancora integro. Proprio il confronto tra i materiali potrà essere un elemento dirimente sul fatto che ci sia stato o meno un cedimento strutturale o se la causa, eventualmente da stabilire, sia stata la serie di urti contro il guardrail prima che il mezzo precipitasse. Non è stato stabilito, al momento, un cronoprogramma per i prossimi interventi.
Le altre perizie e le autopsie
Proseguono intanto le perizie sulle telecamere di bordo, ne è stata fatta copia, e della cosiddetta “scatola nera”, ovvero la scheda Ssd sui dati di navigazione. Di quest'ultima è stata fatta copia ma non è accessibile perché mancano i codici di accesso probabilmente disponibili solo all'azienda di fabbricazione. Solo nei primi giorni di dicembre, il termine è il 5, si saprà qualcosa su telecamere e scheda mentre gli esiti sull'esame autoptico del cuore dell'autista, unica vittima italiana, bisognerà attendere il 10 dello stesso mese. Per l'autopsia su corpo invece il termine è il 24 febbraio 2024. Per completare la perizia sono stati dati 90 giorni di tempo agli esperti.