Scontri tra tifoserie Venezia-Bari, fumogeni e bombe carta in laguna: 11 denunce e 29 Daspo

Otto agenti della sicurezza erano rimasti feriti nella guerriglia scoppiata in laguna lo scorso 10 marzo. Ecco cosa è successo

Sbarramento della polizia in tenuta antisommossa

Sbarramento della polizia in tenuta antisommossa

Venezia, 5 giugno 2024 – Scontri tra gli ultras prima della partita Venezia-Bari, emessi 29 Daspo tra le tifoserie venete e pugliesi. Fumogeni, insulti e bombe carta: così una cinquantina di persone hanno messo a fuoco e fiamme la laguna.

Undici persone denunciate per istigazione a delinquere (due veneziani e nove baresi), cinque di loro hanno l’obbligo di firma prima di ogni incontro della propria squadra. Negli scontri tra le tifoserie, otto operatori della sicurezza sono rimasti feriti. Una notizia nera che fa ombra sui festeggiamenti del Venezia, appena promossa in serie A

Gli scontri in laguna

Gli scontri risalgono allo scorso 10 marzo. L'episodio di violenza si era verificato dopo l'attracco dei vaporetti con a bordo i tifosi del Bari. Una quarantina di veneziani aveva raggiunto le fondamenta opposte, iniziando a provocare gli ultras pugliesi, con insulti e lanci di fumogeni. I sostenitori baresi avevano subito reagito radunandosi e dirigendosi di forza contro gli avversari, provando a sfondare lo sbarramento delle forze dell'ordine, lanciando a loro volta fumogeni e bombe carta.

Otto feriti

Gli agenti avevano evitato che le due tifoserie entrassero in contatto tra loro, evitando il peggio, ma negli scontri rimasero feriti otto operatori delle forze dell’ordine: cinque poliziotti di Padova, due carabinieri del Battaglione di Mestre e un vigile del fuoco che si era trovato vicino all'esplosione di un grosso petardo.

Daspo e denunce

A seguito delle indagini della Digos lagunare, erano stati adottati i primi 18 provvedimenti – nove a tifosi lagunari e altrettanti agli ultra baresi – della durata tra 3 e 5 anni. Gli ultra erano anche stati denunciati per istigazione a delinquere e violazione delle disposizioni a tutela dell'ordine pubblico.

Cinque di essi sono stati aggravati dalla misura dell'obbligo di firma prima e dopo ogni incontro della propria squadra. Altri 11 Daspo sono stati adottati ora, dopo ulteriori accertamenti che hanno portato all'identificazione e alla denuncia di due ultras veneziani e nove baresi: verso questi ultimi è stato disposto anche l'obbligo di firma.