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Venezia, interferenze negli appalti: “Era prassi consolidata”

Sulle presunte tangenti ai politici, i pm: "Nessuna opposizione da parte dei funzionari"

Uno striscione dove si chiedono le dimissioni del sindaco Luigi Brugnaro appeso sul parapetto del ponte Longo, sull’isola della Giudecca, Venezia 19 luglio 2024. ANSA/ANDREA MEROLA

Tutte le interferenze sull'attività amministrativa, notano i pm, “sono avvenute senza nessuna reazione e opposizione da parte dei funzionari”, segno che per loro era “prassi consolidata e accettabile”. A detta dei magistrati, le regole di trasparenza e di perseguimento dell'interesse pubblico “appaiono non raramente sacrificati” a favore degli “interessi particolari degli amministratori” e degli imprenditori con “rapporti privilegiati e occulti” o che “corrispondono un obolo o una vera e propria tangente” all'assessore Boraso.

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