Venezia, 18 novembre 2023 – Trovato il corpo di una giovane donna vicino al lago di Barcis verso le 12, in provincia di Pordenone. Dopo circa un’ora è stata data la conferma che si tratta della salma di Giulia Cecchettin. Il padre, Lino Cecchettin è stato accompagnato dai carabinieri dalla sua casa di Vigonovo a Barcis per il riconoscimento ufficiale. La sorella Elena e il fratello Davide hanno postato sui social messaggi d'addio per Giulia: “I love you”.
Ultime notizie: caccia aperta a Filippo Turetta
Intanto non è ancora stato trovato Filippo Turetta su cui pende un mandato di cattura internazionale dopo la diffusione del video in cui aggredisce Giulia: è stato confermato il passaggio della sua Fiat Grande Punto nera in Austria. La vettura domenica scorsa (e non mercoledì come appreso in un primo momento), è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. I genitori gli rivolgono un appello: “Consegnati e spiega cosa è successo”. Prima di loro il procuratore di Venezia: “Basta fuggire, costituisciti”.
Giulia Cecchettin ha cercato di difendersi dal suo omicida. Sono le ferite riportate alle mani e alle braccia che il medico legale Antonello Cirnelli ha riscontrato sul corpo della giovane studentessa di Vigonovo rinvenuto questa mattina dall’unità cinofila della Protezione civile in fondo ad un dirupo tra le montagne della zona di Piancavallo in Friuli Venezia Giulia. Come affermato sia dai soccorritori che dagli inquirenti che stanno indagando sul delitto, il corpo di Giulia non era visibile dal ciglio della strada. Per il momento si occupano della delicata ed intricata indagine sia la Procura di Pordenone, territorio dove è stato rinvenuto il corpo senza vita, che quella di Venezia, provincia dove è stata sporta denuncia di scomparsa da parte della famiglia e dove l’ex fidanzato Filippo Turetta ha aggredito Giulia come testimoniano le telecamere a Fossò (Venezia). Nel frattempo da una settimana non si hanno notizie di Turetta. La sua autovettura, una Fiat Grande Punto nera, è stata avvistata nel corso della settimana in Austria, precisamente nella zona di Villach ma anche a Lienz in Tirolo non distante dalla Val Pusteria in Italia. Nei confronti di Filippo Turetta, 22 anni anche lui, pende un ordine di arresto europeo. Sulle sorti di Filippo resta aperta qualsiasi ipotesi, dalla fuga prolungata al suicidio.
“Sto pensando che potrebbero essere gli uomini, non solo a scioperare, ma a destinare una parte della propria contribuzione da destinare”, tra l’altro, a centri antiviolenza per le donne e a corsi di formazione per favorire “un cambiamento culturale dell’uomo” stesso. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo su La7 sulla morte di Giulia Cecchettin.
“Chiedo di avere rispetto. Sappiamo dalla stampa notizie riservate e questo non dovrebbe succedere davanti una famiglia, con un minore, che soffre. Sono dispiaciuto e allibito. Apprendere di coltellate e video a sorpresa, saperlo dalla stampa è difficile da spiegare alla famiglia”. Lo spiega Stefano Tigani, avvocato della famiglia di Giulia Cecchettin trovata senza vita vicino il Lago di Barcis, in provincia di Pordenone, dopo che sabato scorso è stata colpita alle spalle e caricata a forza sull’auto dal fidanzato Filippo Turetta di cui non si hanno più notizie. “Siamo immensamente grati per il lavoro degli inquirenti e dover correre a dire al padre notizie per cui potrebbe svenire capite che faccio tanta fatica“, spiega il legale arrabbiato per le indiscrezioni di stampa che parlano di più coltellate, non si sa se causa principale della morte, al collo e alla testa della 22enne.
È terminato il recupero del corpo di Giulia, compiuto dalle squadre alpinistiche dei Vigili del fuoco. L’indagine sulla morte della giovane viene seguita congiuntamente dalle Procure di Pordenone e di Venezia. Nelle prossime ore verrà dato l’incarico per l’autopsia che probabilmente coinvolgerà entrambi i medici legali che oggi hanno, appunto, operato sul posto eseguito le fasi del recupero.
Giulia Cecchettin è stata uccisa da svariate coltellate che l'hanno colpita alla testa e al collo. È quanto emerso dall'ispezione cadaverica esterna svolta fino a pochi minuti fa dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier. Secondo quanto si apprende, la giovane presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia
In segno di "cordoglio, rispetto e partecipazione al profondo dolore dei familiari", il sindaco di Vigonovo Luca Martello ha proclamato il lutto cittadino oggi e domani per la scomparsa di Giulia Cecchettin, in attesa che sia stabilita la data della cerimonia funebre. Una fiaccolata per Giulia si terrà domani sera a Vigonovo, organizzata dal comune veneziano e dal quello di Saonara (Padova), da cui proviene la famiglia Cecchettin. "Le nostre comunità si riuniranno per essere vicine alla famiglia di Giulia - spiegano Martello e la prima cittadina di Saonara, Michela Lazzaro -. In questo momento non ci sono altre parole da aggiungere"
A quanto si apprende da fonti sul posto, Filippo Turetta sarebbe passato da Piancavallo (Pordenone) dove è stato ripreso dalle telecamere sabato notte. Ha scaricato il corpo della ragazza in zona tra Piancavallo e Barcis e si è diretto in Cadore
Luca Martello, sindaco di Vigonovo, comune alle porte di Venezia, ha organizzato per domani sera, domenica 19 novembre, alle ore 19 una fiaccolata per ricordare Giulia Cecchettin
"Filippo, consegnati alle forze dell'ordine, così puoi spiegare cos'è successo". È il messaggio che la famiglia Turetta ha fatto lanciare attraverso il legale, Emanuele Compagno, al figlio in fuga da 7 giorni, ora accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. "Quando ho detto ai Turetta del ritrovamento del corpo di Giulia gli è crollato loro il mondo addosso" ha aggiunto l'avvocato sottolineando che i familiari hanno espresso vicinanza alla famiglia di Giulia. "Sono molto scossi e provati. È un dramma che non si aspettavano, non avrebbero mai immaginato queste accuse nei confronti del figlio"
L'ha abbandonata al bordo della strada e l'ha lasciata rotolare lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone. È la ricostruzione fatta dalle forze dell'ordine di quanto avrebbe fatto Filippo Turetta. La strada dove è stata trovata Giulia nel periodo invernale viene chiusa fino al 15 aprile, perché impraticabile. Circostanza che, viene fatto notare, non è detto che il giovane sapesse. Il corpo è stato trovato da un'unità cinofila della Protezione civile ed è ancora sul posto per consentire ai Carabinieri del Ris di ultimare i rilievi.
La Punto nera di Filippo Turetta è stata localizzata in Austria nella giornata di domenica 12 novembre e non in quella di mercoledì 15: è quanto precisano fonti investigative sottolineando che l'auto è stata immortalata dai sistemi di controllo stradale non solo a Lienz, nel Tirolo orientale, ma anche in Carinzia. Non ci sarebbero invece, per il momento, elementi che provino il suo ritorno in Italia.
Le ricerche di Filippo Turetta sono in corso anche in Austria, in Carinzia. Lo riferisce il quotidiano austriaco Kronen Zeitung. La Fiat Grande Punto nera dell'ex fidanzato di Giulia infatti avrebbe attraversato il confine a Tarvisio e avrebbe proseguito, via Villach, fino a Lienz. "Due giorni fa - scrive il quotidiano - il veicolo sarebbe stato localizzato in Carinzia. La polizia italiana ha immediatamente informato i colleghi austriaci".
"Ciò che ha cambiato l'impostazione dell'indagine è il ritrovamento del corpo - ha detto procuratore di Venezia, Bruno Cherchi - quindi adesso faremo tutti gli accertamenti del caso, sarà disposta un'autopsia per accertare esattamente le cause della morte e quindi quegli accertamenti che sono tutelati ed è in questo quadro che ritengo opportuno che ci sia una sua versione dei fatti". Quanto ai reperti trovati nel luogo dell'aggressione, Cherchi non entra nel merito. "Dobbiamo accertare se e a cosa sia servito - ha detto riferendosi al ritrovamento di nastro adesivo - è stato trovato per terra vicino a dove c'era il sangue ma potrebbe essere del tutto non collegabile alle nostre indagini. È necessario che si facciano gli accertamenti con il Dna - ha spiegato Cherchi - per vedere la compatibilità. Bisogna avere la pazienza di accertare esattamente come sono andati i fatti e quindi anche le modalità del posizionamento della ragazza nell'auto".
"I genitori di Filippo sono molto provati e mi hanno incaricato di trasmettere alla famiglia di Giulia Cecchettin tutta la loro vicinanza. Una tragedia, questa, che non si sarebbero mai aspettato, così mi hanno detto. Per cui abbracciano con affetto i familiari di Giulia". Lo ha detto l'avvocato Emanuele Compagno, legale di Filippo Turetta, precisando che l'assistito "non ha mai dato segni di aggressività" nei confronti della ragazza. L'avvocato ha smentito anche che da parte di Filippo ci fosse "un rapporto morboso, possessivo" con l'ex fidanzata
Le tapparelle di color verde sono completamente abbassate nell'appartamento dove vive la famiglia di Filippo Turretta a Torreglia (Padova) segno che darebbe l'indicazione non ci sia nessuno dentro. I genitori di Filippo sono usciti questa mattina dopo essere stati convocati dai carabinieri. L'avvocato della famiglia, Emanuele Compagno, preferisce il silenzio
Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha rivolto un appello a Filippo Turetta per convincerlo a costituirsi: "Un appello al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia (il ritrovamento del corpo di Giulia, ndr) - ha proseguito - ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca".
Lino Cecchettin, il padre di Giulia, viene accompagnato dai carabinieri dalla sua casa di Vigonovo a Barcis per il riconoscimento ufficiale del corpo della giovane donna ritrovato nella mattina.
Anche il fratello di Giulia, Davide, ha pubblicato un post sui social con una foto della sorella mentre abbraccia un grande orso di peluche: "I love you, susumina"
"Rest In Power. I love you". È il messaggio pubblicato sul suo profilo Instagram da Elena Cecchettin, sorella di Giulia. Accanto al messaggio anche un selfie in bianco e nero delle due sorelle.
Il corpo è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo, in località Pian delle more. La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell'arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli. Quest'ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere. L'intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell'auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l'intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis.
Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi: "Il corpo dovrebbe essere quello di Giulia Cecchettin - afferma Cerchi - ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma"
È di Giulia Cecchettin il corpo ritrovato in un canalone vicino al lago di Barcis in provincia di Pordenone. Come riportano alcuni media citando la procura di Venezia e i carabinieri.
Il corpo di una giovane donna è stato trovato stamane dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone, durante le ricerche di Giulia Cecchettin. Il corpo era in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo È in corso il riconoscimento per accertare se la salma sia effettivamente quello della giiovane scomparsa da una settimana assieme all'ex fidanzato Filippo Turetta.
È stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Nessuna traccia, invece, per il momento ancora di una presenza anche in Alto Adige, che dista infatti solo pochi chilometri da Lienz.
Il cellulare di Filippo Turetta risulta essere ancora online. Questo però non significa che il giovane lo abbia usato, o lo stia usando. Il telefono risulta infatti disattivato, ma proprio per ragioni di server, può ricevere messaggi anche Whatsapp. Il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario. È questa la spiegazione che l'avvocato di Filippo, Emanuele Compagno, ha dato oggi rispetto a notizie di stampa su una presunta attività del telefono del 22enne. Così come i genitori del ragazzo avevano provato a inviargli dei messaggi, senza avere risposta, anche la sorella di Giulia, Elena ha tentato in questi giorni di inviare messaggi al numero Whatsapp di Filippo, avendo però solo la conferma che questi venivano recapitati, ma non letti (doppia spunta verde).
Nel settimo giorno dalla scomparsa di Giulia e Filippo proseguono le operazioni di ricerca, davvero intense, che hanno battuto palmo a palmo mezzo Nord Italia, concentrandosi soprattutto nell'area a cavallo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Oggi sono pianificati nuovi controlli al lago di Barcis (Pordenone) anche con l'ausilio di elicotteri e droni.
La notizia del video è stata comprensibilmente traumatica per Gino Cecchettin, il papà, e per Elena e Davide, i fratelli di Giulia. L'uomo è crollato e anche per i due giovani è stata durissima, anche se si attaccano ancora a un filo di speranza. Molto preoccupata in particolare Elena, che parlando in tv ha sottolineato che quel video, purtroppo, non l'ha stupita perché tutti i segnali c'erano già.
Dopo l'iscrizione di Filippo nel registro degli indagati, non resta che attendere i risultati sui rilievi di sangue e capelli trovati nella zona industriale di Fossò.