Mestre (Venezia), 3 ottobre 2023 - “Ci sono tanti morti, troppi”. Sono le prime parole di un vigile del fuoco davanti alla tragedia accaduta a Mestre (foto). Erano le 19.45 circa quando un pullman è precipitato dal cavalcavia finendo sui binari. Un volo di circa 30 metri. A perdere la vita almeno ventuno persone, tra cui due bambini. Tra le vittime anche il conducente dell'autobus, un italiano. Identificate cinque vittime ucraine e una tedesca. A bordo c'erano anche francesi e croati. Il conducente, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è Alberto Rizzotto, 40 anni, trevigiano.
I superstiti del disastro sono i 15 passeggeri rimasti feriti, e dislocati in vari ospedali del Veneto: tra questi, 9 a Treviso (di cui due minori), 4 a Mestre, uno a Mirano ed uno a Dolo. Ci sono anche due ragazzi attorno ai 16 anni. I feriti gravi sono cinque, ci sono anche dei bambini. Una bimba di quattro anni è in condizioni molto gravi e si trova all'ospedale di Padova. All'ospedale all'Angelo di Mestre la Prefettura ha creato un punto di accoglienza per i familiari delle vittime composto da 4 psichiatri e 2 psicologi.
Lo schianto e l'ipotesi del malore
Il mezzo, che stava trasportando per un servizio "atipico" un gruppo di turisti, molti dei quali stranieri, ad un campeggio di Marghera è caduto da un tratto sopraelevato di via dell'Elettricità, sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l'autostrada A4. Nel primo tratto in discesa il pullman ha sfondato il parapetto, è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi, il guardrail e la barriera di metallo a protezione del parapetto sono stati divelti. Il fumo, le fiamme e le urla delle persone: c'è chi grida di fare presto e chi si sbraccia verso i primi soccorritori. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo stava andando piano e avrebbe iniziato a sbandare per poi rovesciarsi. L'ipotesi sarebbe un malore del conducente. Sembrerebbe esclusa quindi l'ipotesi di un guasto. La circolazione dei treni è stata interrotta, ma è ripresa prima delle 22.
I soccorsi
Sono state impiegate più di venti ambulanze (video) e sul posto è stato fatto convergere anche l'elisoccorso di Treviso. Difficili le operazioni per estrarre i corpi, alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate. Scattato l'allarme, l'Usl 3 di Venezia ha attivato subito il protocollo delle grandi emergenze, ovvero messo in allerta tutti i pronto soccorso della zona con il richiamo del personale. All'ospedale di Mestre sono state ricoverate sei persone, di cui quattro in codice rosso e una in terapia intensiva. Un bambino è arrivato privo di vita al nosocomio. Altri feriti sono stati trasportati a Padova, Treviso, Dolo e Mirano. Gran parte delle persone coinvolte nell'incidente è di nazionalità ucraina, ma ci sono anche dei tedeschi.
Gli operai eroi
Due operai della Fincantieri, si sono buttati fra le fiamme per salvare le persone che erano imprigionate nel bus. Uno di loro, secondo quanto riportato dal Gazzettino, si chiama Boubacar Toure ha 27 anni ed è arrivato dal Gambia per lavorare in Italia. Ha raccontato di aver estratto una bambina, di aver soccorso quattro o cinque persone e perfino un cane. “Ho visto l'autista, nella cabina del pullman, ma era già morto - ha raccontato Boubacar -. Il vigile del fuoco allora mi ha detto che dovevamo pensare ai
vivi, ai feriti, così l'ho aiutato ad estrarre quelle persone, per portarle all'esterno”.
Il mezzo precipitato
L'autobus "era nuovissimo, ad alimentazione ibrida" gasolio-metano e stava trasportando per un servizio "atipico" un gruppo di turisti, molti dei quali stranieri, ad un campeggio di Marghera. Lo ha detto il direttore generale del Comune di Venezia, Morris Cerron. La strada dalla quale il pullman è precipitato è di grande scorrimento.
Le parole del sindaco e il lutto cittadino
"Parecchie le vittime straniere, abbiamo trovato dei passaporti ucraini - le parole del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro accorso subito sul posto durante le operazioni di recupero -. C'erano anche diversi bambini. Molte persone però si sono salvate e stiamo cercando di recuperare le persone rimaste bloccate all'interno del bus". Le vittime e i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani. Il primo cittadino ha proclamato il lutto cittadino. "Un'immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità - ha detto il sindaco -. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole".
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia
"Domani in tutte le sedi regionali del Veneto verranno esposte le bandiere a mezz'asta, in segno di lutto pubblico dopo il gravissimo incidente avvenuto a Mestre. Invito anche tutti gli i Comuni e gli enti locali ad adottare questa forma di cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti”.
La procura apre un’inchiesta
La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul terribile incidente. Nelle prossime ore verranno analizzate le immagini delle telecamere di sicurezza puntate sul cavalcavia, per capire meglio la dinamica dello schianto. Sul logo del disastro è giunto in serata anche il procuratore capo, Bruno Cherchi.
Il direttore generale dell'Usl 3
“Stiamo compiendo uno sforzo comune, in una collaborazione con le autorità cittadine e con le forze dell'ordine; sforzo che abbiamo già testato nei mesi più impegnativi della pandemia, e che oggi siamo costretti a replicare in questa notte drammatica. Facciamo e faremo tutto il possibile per chi è ferito, per chi ha bisogno di assistenza, e per le famiglie che nei nostri ospedali verranno a sincerarsi delle condizioni dei loro congiunti”. Lo afferma, dall'ospedale all'Angelo di Mestre, il direttore generale dell'Usl 3 di Venezia, Edgardo Contato. "La direzione dell'Azienda sanitaria - aggiunge - sta compiendo ogni sforzo in questa notte che sicuramente è tragica per la comunità di Venezia. La rete degli ospedali, i pronto soccorso, oltre agli operatori dell'emergenza-urgenza, sono stati allertati con tutti i mezzi e tutte le forze”.