Venezia, 11 gennaio 2025 – Un altro successo della sanità veneta: una massa di 12 chilogrammi è stata rimossa dall'addome di una paziente 50enne di Jesolo (Venezia), che si era presentata per dolori intensi e prolungati, sottoponendosi a una visita ginecologica. Durante la visita, era emersa la presenza di una formazione ovarica lunga circa 40 centimetri, successivamente oggetto di approfondite indagini radiologiche. A seguito di queste valutazioni, la paziente è stata sottoposta a un intervento chirurgico per l'asportazione della massa.
L’operazione, eseguita presso l'ospedale di San Donà di Piave nell'unità di Ostetricia e Ginecologia diretta dalla dottoressa Marika Soldà, ha avuto un esito positivo. “Si trattava di un intervento particolarmente complesso – ha spiegato la dottoressa Soldà – poiché la massa occupava l'intero addome, spostando gli altri organi, tra cui l'intestino e l'utero, e instaurava strette relazioni con gli ureteri”. Durante l'intervento, la massa è risultata più grande di quanto inizialmente previsto, con un peso di 12 chilogrammi e dimensioni di 25 per 50 centimetri. Nonostante l'alta complessità, era stata allertata anche un'equipe di chirurghi generali, ma fortunatamente il loro intervento non si è reso necessario, racconta Soldà.
Il decorso post-operatorio della paziente è stato regolare, e la dimissione è avvenuta in buone condizioni generali.
“Ancora una significativa dimostrazione che l’eccellenza della sanità veneta non è solo nei grandi hub – il commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia – ma è diffusa con efficacia ed efficienza anche nelle strutture ospedaliere territoriali. Una caratteristica positiva e tipica di tutta la sanità veneta”. “Complimenti all’equipe di ostetricia di San Donà di Piave – continua – protagonista di un intervento eccezionale per l’estensione di una enorme massa asportata con successo da una paziente". “L’enorme massa – conclude il governatore – occupava l’intero addome e aveva già causato la dislocazione di vari organi, il che ha reso molto delicato l’intervento, eseguito con perizia e dimostrazione di grande preparazione clinica. Davvero bravi la primaria Marika Soldà e tutta la sua equipe”.