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Venezia, morìa di pesci nei canali: è allarme ambientale. Le ipotesi degli esperti

La bassa marea ha rivelato cefali morti o agonizzanti. Il presidente dell'associazione commercianti di piazza San Marco ha chiamato le forze dell'ordine

Moria di pesci a Venezia, è giallo in laguna

Moria di pesci a Venezia, è giallo in laguna

Venezia, 15 febbraio 2023 - Moria di pesci a Venezia, in concomitanza con i giorni di acqua bassa persistente che permettono di vedere con nitidezza i fondali del centro storico. Un vero e proprio allarme ambientale, per ora inspiegabile. Claudio Vernier, presidente dell'associazione dei commercianti di piazza San Marco, uscendo di casa attorno alle 7 di questa mattina si è trovato di fronte alla insolita scena: "Si vedevano molti pesciolini morti lungo il canale, mentre a 30-40 centimetri di profondità se ne notavano anche alcuni agonizzanti. La cosa mi ha stupito e preoccupato, perché sebbene ci sia bassa marea, ho pensato di avvisare le forze dell'ordine affinché verifichino che non ci siano questioni ambientali". La corrente, ha fatto sapere l'esercente lagunare, proveniva dal Canal Grande verso il canale della Giudecca.

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Molte le variabili

In realtà è da alcuni giorni che a Venezia, in zone diverse della città, si notano pesci morti che galleggiano. Secondo il parere degli esperti, è ancora difficile capire quali siano le variabili che portano a questa morìa, un fenomeno che si ripete negli anni nel periodo invernale e che potrebbe essere legato al freddo. Viene notato dai residenti soprattutto in giorni come questi, caratterizzati da una bassa marea che consente di vedere nitidamente il fondale, con rii quasi in secca. "Normalmente i cefali, quando ci sono temperature basse, si rintanano alla ricerca di posti più miti, però se lo fanno in tanti, in zone con poco ricambio di acqua, rischiano di togliersi l'ossigeno" afferma Luca Mizzan, biologo del museo di storia naturale. Mizzan è però cauto: "É difficile capire l'origine delle morti, le variabili sono troppe, dire una fesseria è un attimo". A dubitare che l'ennesimo episodio di moria di pesci avvenuto questa mattina in rio de la Fornace, nel sestiere di Dorsoduro, abbia un legame con l'acqua bassa di questi giorni è il direttore del centro maree del Comune di Venezia, Alvise Papa: "In quella zona il Canal Grande ha una profondità di 5-6 metri, mentre quello della Giudecca è sui dodici, pare improbabile che vadano a morire proprio in quel rio, che collega i due canali".