REDAZIONE VENEZIA

Minacce di morte a Giorgia Meloni: spunta il simbolo delle Br sui manifesti di Mestre

"Meloni come Moro" e "Meloni preparati". Le scritte sono apparse negli spazi elettorali, accompagnate dallo storico simbolo brigatista della stella cerchiata a cinque punte.

Le scritte apparse sui manifesti elettorali di Mestre

Venezia, 15 settembre 2022 – Minacce di morte a Giorgia Meloni: a Mestre torna il simbolo delle Brigate Rosse. “Meloni come Moro” e "Meloni preparati”: sono le frasi scritte con la vernice rossa sui cartelloni elettorali e sui manifesti con le foto della leader di Fratelli d’Italia, suggellate dalla firma brigatista della stella cerchiata a 5 punte.

“Totale e piena solidarietà alla leader di FdI. Questo non è il Paese che ci piace, non è il modo di vivere in democrazia. È solo bieca violenza, punto e basta. Il mio auspicio è che si trovino quanto prima possibile i responsabili di un gesto vergognoso e inaccettabile”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, condanna “senza se e senza ma” le minacce di morte trovate scritte oggi a Mestre su alcuni cartelli elettorali della presidente di Fdi, Giorgia Meloni.

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La denuncia

A denunciare l’attacco a Giorgia Meloni e il clima di tensione che si sta creando intorno alle elezioni del 25 settembre è Raffaele Speranzon, candidato di Fdi e capogruppo consiliare veneto. “Minacce che fanno venire i brividi se pensiamo che nella nostra città sono state ben tre le vittime per mano delle Brigate Rosse: Alfredo Albanese, Giuseppe Taliercio e Sergio Gori. Tutto questo in viale Garibaldi a Mestre, a 100 metri da dove è stato assassinato Sergio Gori ed a poche centinaia di metri da dove è stato assassinato il commissario Alfredo Albanese”, denuncia il consigliere regionale.

Nelle prossime ore, il partito sporgerà denuncia contro ignoti alle forze dell’ordine. “Chi sta demonizzando Giorgia Meloni in questa campagna elettorale – continua – sta ottenendo il risultato sperato: creare una stagione di odio e violenza politica. Ho deciso assieme al coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia di sporgere denuncia e mi auguro che i responsabili di questo gesto vergognoso e inaccettabile vengano identificati quanto prima”.

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“Istigazione a uccidere”

Frasi che fanno paura. “Scritte che non vanno sottovalutate e che fomentano l'odio nei confronti della destra politica italiana, che invece rappresenta democrazia e libertà”, sottolinea il consigliere regionale. “Normalmente potrebbero essere le scritte fatte dai soliti idioti – conclude Speranzon – ma in quel luogo rappresentano un segnale di disagio politico rovinoso, un insulto alla democrazia e un'istigazione a uccidere pericolosissimi”.