Mestre (Venezia), 12 ottobre 2023 – In quali condizioni era il guardrail del cavalcavia di Mestre quando è avvenuto l’incidente? Ha funzionato come barriera di protezione oppure è un elemento che ha influito sulla dinamica della tragedia? Sono alcune delle domande a cui dovrà rispondere la perizia tecnica sul guardrail assegnata a Placido Migliorino, l'ispettore del Mit già consulente di alcune indagini sul ponte Morandi di Genova, nominato dalla Procura di Venezia.
La perizia pronta entro 120 giorni
L’ispettore inizierà le attività operative sul cavalcavia di Mestre il 25 ottobre. “Il mandato - spiega Migliorino - riguarda principalmente il funzionamento svolto dalle barriere laterali di protezione, la loro conservazione e quella della struttura che le sosteneva, per chiarire la dinamica dell'incidente”. L'esperto avrà 120 giorni di tempo per consegnare la sua relazione. Migliorino ha già compiuto oggi un sopralluogo “del tutto informale”, sul luogo del disastro.
I quesiti
I quesiti sono stati formulati stamane in udienza dalla Pm Laura Cameli, alla presenza dei legali delle tre persone indagate, e dei 4 esperti indicati dalla difesa. All'udienza hanno partecipato i legali di alcune parti offese, tra i quali il curatore di due dei bambini deceduti. Fissati anche i sopralluoghi per le perizie: il 25 ottobre e il 9 novembre quando il cavalcavia verrà chiuso al traffico per le analisi del caso. L'udienza per l'incarico delle perizie è durata circa due ore e mezza. “Lo specchio di indagine peritale è eccessivo - hanno detto i legali degli indagati - perché tra l'iscrizione nel registro e l'affidamento dell'incarico al perito sono passate solo 24 ore, rendendo complicata la scelta dei quattro professionisti, due dei quali per il guardrail e due per la dinamica, a tutela degli indagati”.