Treviso, 6 marzo 2023 – C'è una prima svolta nelle indagini sull'incidente di Gorgo di Monticano (Treviso) costato la vita sabato notte a Eralda Spahillari e Barbara Brotto. Il conducente 19enne della vettura, e l'amico, coetaneo, che guidava l'altra macchina sulla scena dello schianto, una Volkswagen Polo, sono indagati dalla Procura di Treviso per omicidio stradale.
Nei confronti del secondo si ipotizzerebbe anche l'omesso soccorso; perché l'utilitaria, su cui si trovavano 4 giovani, dopo aver dato l'allarme si è allontanata dal luogo dello scontro. Erano stati i carabinieri a rintracciare il conducente, già tornato a casa, e gli altri tre, testimoni cruciali di quanto era successo. Intanto si va chiarendo la dinamica della tragedia.
La Bmw in prestito dal padre
La potente Bmw '420' di colore nero il 19enne al volante (in terapia intensiva a Treviso) l'aveva avuta in prestito dal padre. Il giovane, che abita a Pravisdomini (Pordenone), secondo le ipotesi più verosimili, avrebbe perso il controllo della vettura dopo aver urtato la Polo su cui viaggiavano i 4 amici, nel corso di un tentativo di sorpasso. Nell'auto, la cui velocità al momento dell'uscita dalla carreggiata è stata stimata intorno ai 140 chilometri l'ora, oltre alle ragazze decedute viaggiava un quarto occupante, rimasto ferito in modo meno grave rispetto al conducente, e ora ricoverato all'ospedale di Mestre. Le indagini sull'evento sono coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Treviso, Gabriella Cama.
L'ipotesi della gara
Sembra però perdere consistenza l'ipotesi che tra le due macchine di amici fosse in atto una "gara"; il sorpasso sarebbe perciò da ricondurre a una "bravata" fine a se stessa, finita in tragedia. Una delle ragazze era salita a bordo della Bmw all'uscita di un locale pubblico, che si trova appena a poche centinaia di metri dal punto dell'incidente. Gli esami tossicologici e alcolimetrici sul guidatore della 'Polo' sono stati effettuati solo varie ore dopo l'evento, quando il ragazzo è stato rintracciato nella sua abitazione ad alcuni chilometri dal luogo dell'incidente. La Procura di Treviso disporrà nelle prossime ore una perizia tecnica, per ricostruire l'esatta dinamica del sinistro, cui non si può risalire - spiega una fonte - solo attraverso i rilievi effettuati sulla strada dalle forze dell'ordine, o le testimonianze di chi transitava in quel tratto, un rettifilo che porta da Motta di Livenza a Godega Sant'Urbano (Treviso).
Il video di Barbara su Tik Tok
Sbuca un video postato alcuni giorni prima della tragedia su Tik Tok da Barbara Brotto una delle due vittime dell’incidente di Gorgo al Monticano in cui la stessa 17enne raccomanda al fidanzato di non correre.
Una storia inventata che tuona come una terribile profezia in cui Barbara, morta assieme a Eralda Spahillari, nell’incidente aveva immaginato una storia a bordo un’automobilina blu che sta per sorpassarne un’altra. “Come va piano questo, spicciati! Abbaglianti! dice il fidanzato. “Non c’è bisogno di correre sai?” risponde lei, sempre nel video.
Ora sono entrambi accusati di omicidio stradale: il ragazzo di 19 anni alla guida della Bmw 420 super cupè (che sta lottando tra la vita e la morte) e l’amico che invece guidava la Polo Volkswagen. Le due auto si sono toccate e poi la Bmw si è schiantata contro un platano, causando la morte di Eralda Spahillari e Barbara Brotto, 19 e 17 anni.
L’ipotesi a cui si sta lavorando è che all’origine dello scontro ci sia un tentativo di sorpasso che non fila liscio. Alla guida della Bmw c’era il fidanzato di Eralda, la potente Bmw era intestata al padre di lui.
Nell’altra auto, la Polo, ci sono altri quattro amici. Lungo un rettilineo che da Gorgo al Monticano (Treviso) porta a Motta di Livenza, la Bmw 420 super cupé sorpassa la Polo, ma qualcosa va storto: la Bmw spacca lo specchietto retrovisore della Polo, poi vola nella corsia opposta, dritta contro un platano. Il tachimetro segna 140 chilometri all’ora.
Lo schianto contro un albero non ha lasciato scampo alle due vittime: Eralda era seduta nel sedile del passeggero anteriore, a fianco del fidanzato alla guida. Barbara era in quello posteriore, sul lato sinistro, anche lei a fianco del moroso di 17 anni di Motta di Livenza.
Chi sono le vittime
Barbara Brotto, aveva 17 anni ed era di Oderzo, e Eralda Spahillari, appena 19, viveva con la famiglia di origini albanesi a Ponte di Piave.
La dinamica
Due auto di amici, una unica destinazione: trascorrere una serata allegra e spensierata insieme. E invece le strade veneto sono di nuovo macchiate di sangue: dopo il terribile incidente nel Padovano nel quale hanno perso la vita Valerio Buoso e il poliziotto Domenico Zorzino che ha cercato di salvarlo, altre due vite spezzate nella notte a Gorgo al Monticano, nel Trevigiano.
Il boato dell’incidente, scaturito presumibilmente dal sorpasso, sveglia i residenti della zona. Quando arrivano i carabinieri, i quattro ragazzi della Polo, sotto choc, non ci sono più: per questo, il guidatore della Polo potrebbe anche essere accusato di omissione di soccorso. I carabinieri li rintracciano poco dopo: sono gli ultimi ad avere visto la Bmw integra e ora potranno e dovranno spiegare cosa sia avvenuto.
Le due auto, quella dell’incidente (avvenuto in in via Sant'Antonino, all'altezza del civico 47) e quella degli amici, sono state poste sotto sequestro. E sono attesi a brave gli esiti degli esami di rito sul tasso alcolemico e su eventuali tracce di stupefacenti nel sangue del ragazzo di 19 anni alla guida della Bmw.
I Vigili del fuoco, accorsi dal locale distaccamento, hanno messo in sicurezza l'auto, ed utilizzando cesoie, divaricatori e martinetti idraulici hanno estratto i due ragazzi. Sul posto conoscenti delle vittime hanno portato mazzi di fiori.
17 morti questo week end, 195 da inizio anno
Con le due giovani schiantatesi questa notte contro un albero nel Trevigiano e morte sul colpo, questo fine settimana in Italia si contano 17 vittime, di cui oltre un terzo sotto i 35 anni. Da inizio anno sono 195 i morti sulle strade italiane negli incidenti durante i fine settimana: fra questi, 73 avevano meno di 35 anni. I dati sono dell'Asaps, associazione amici e sostenitori della polizia stradale e il conto delle vittime parte dal weekend del 30 dicembre.