MARIO TOSATTI
Cronaca

Venezia, evasione per 250mila euro: imprenditrice cinese denunciata per fatture false

Le fatture relative ai falsi acquisti erano emesse da ‘società cartiere’ con sedi fittizie in Toscana. Sequestrati immobili e disponibilità finanziarie

Guardia di finanza veneziana denuncia imprenditrice cinese per aver evaso 250mila euro con fatture false (foto generica)

Guardia di finanza veneziana denuncia imprenditrice cinese per aver evaso 250mila euro con fatture false (foto generica)

Venezia, 08 luglio 2024 – Un’importante operazione contro la lotta all’evasione fiscale. Fatture false e vendite mai avvenute, tutto questo scoperto al termine di un’indagine della Guardia di finanza. Nei giorni scorsi, il Comando provinciale di Venezia ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del tribunale della città scaligera, nei confronti di una donna cinese per il reato di dichiarazione fraudolenta, mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Il sistema fraudolento arriva fino in Toscana

Il sequestro è stato eseguito a seguito dell’accertamento di un articolato giro di fatture false emesse da società ‘cartiere’, utilizzate per evadere il fisco. Queste ultime erano gestite da cittadini cinesi, con sedi fittizie in Toscana, nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento low-cost. Tra i destinatari delle fatture false si è risaliti a una ditta individuale, anch’essa gestita da una cittadina cinese, già operante nel veronese, che è stata sottoposta a controllo per aver utilizzato le fatture false relative a costi fittizi per oltre 381mila euro.

La denuncia e gli immobili sequestrati nel Veronese

In definitiva, le false fatture – contabilizzate ed utilizzate nelle dichiarazioni fiscali – hanno consentito di evadere Irpef ed Iva per un importo complessivo di circa 250mila euro, pari al profitto del reato commesso. La titolare della ditta, ritenuta responsabile del reato di ‘dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti’ è stata denunciata alla Procura della Repubblica al Tribunale di Verona, con contestuale proposta di sequestro preventivo di 250mila euro. Gli accertamenti patrimoniali eseguiti dai militari del primo Nucleo operativo metropolitano di Venezia nei confronti dell’indagata hanno consentito di rinvenire e sequestrare consistenze finanziarie e tre immobili, tutti situati nel Veronese, per un valore equivalente all’intero importo oggetto di sequestro.