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Bus precipitato a Mestre, la soluzione resta lontana: pareri discordanti sul cuore dell’autista

Non c’è accordo tra i consulenti se l’autista sia stato colpito da un infarto. Attesa per la relazione finale della cardiologa il prossimo 10 gennaio

Il bus precipitato dal cavalcavia di Mestre

Mestre (Venezia), 22 dicembre 2023 – Dopo oltre 3 mesi, resta lontana la comprensione delle cause della strage di Mestre, l’incidente avvenuto il 3 ottobre in cui un bus è precipitato dal cavalcavia uccidendo 21 persone e ferendone altre 15. Un’importante risposta l’avrebbero dovuta dare gli accertamenti sullo stato di salute dell’autista del bus, Alberto Rizzotto, deceduto nell’incidente, ma i pareri forniti dai consulenti sulle condizioni del suo cuore sono risultate discordanti.

L'autista del bus precipitato a Mestre (foto dal profilo Facebook)
L'autista del bus precipitato a Mestre (foto dal profilo Facebook)

I pareri discordanti sul cuore dell’autista

Nuovo capitolo, che non porta al momento ad una soluzione certa, in merito agli accertamenti sul cuore dell'autista Alberto Rizzotto. Sono discordanti, infatti - come riferiscono oggi i quotidiani locali - i pareri dei consulenti sull'analisi di una coronaria parzialmente ostruita, accertata durante l'autopsia sul corpo del conducente. Non c'è la certezza sul fatto che Rizzotto sia stato realmente colpito da un infarto, e se questo posta essere avvenuto prima del disastro. L'unica certezza è che l'uomo è deceduto per lo schiacciamento in seguito all'incidente. Ora si attende la relazione finale, entro il 10 gennaio, della cardiologa Cristina Basso, dell'Università di Padova, nominata dalla procura lagunare.