Venezia, 14 dicembre 2024 – Infarto miocardico, angioplastica da record all’ospedale di Mestre. Pazienti operati entro 90 minuti dalla crisi cardiaca nel 70% dei casi. È un risultato incredibile registrato dall’ospedale veneziano dell’Angelo: per sette pazienti su dieci, l’intervento è super tempestivo. In Italia la media è cinque.
A dirlo è il Programma nazionale esiti (Pne) che, tra i molti traguardi raggiunti dalla cardiologia mestrina, colloca questo reparto anche tra i primi tre del Veneto per volume di ricoveri per infarto miocardico acuto. Non solo: qui i pazienti con scompenso cardiaco hanno una mortalità molto bassa: soltanto dell'1,93% a 30 giorni, quando la media nazionale è del 9,63%.
"Cardiopatia ischemica è la principale causa di morte”
Le malattie cardiovascolari in Europa sono la principale causa di morte, superiore anche a quella per cancro. “L'infarto miocardico acuto, ad esempio, rappresenta una delle patologie cardiovascolari più frequenti – dice il primario cardiologo Sakis Themistoclakis – con oltre 100mila ricoveri nel 2023 in Italia, di cui circa 7.200 nel solo Veneto”.
"La cardiopatia ischemica è la principale causa di morte – comtinua – per cause cardiovascolari con un 38% di decessi nelle donne e 44% negli uomini. Ma la buona notizia - rassicura - è che in Europa gli attuali trattamenti farmacologici e interventistici hanno permesso di ridurre la mortalità per infarto miocardico del 30% in 10 anni”.