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Covid Venezia, il sindaco Brugnaro si scopre positivo al rientro dal Quirinale

Brugnaro, leader del gruppo Coraggio Italia, aveva partecipato alle trattative politiche per l'elezione del Presidente della repubblica. Il sindaco è isolato a casa: sta bene e si sente "un leone in gabbia"

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

Venezia, 1 febbraio 2022 – Un rientro da Roma sottotono, il sindaco di Venezia si è scoperto positivo dopo l’arrivo dal Quirinale. Solo qualche timido segnale, pare infatti che si sentisse debole e null’altro. Ma, quando ha ritirato l’esito del tampone, Luigi Brugnaro non ha avuto dubbi: positivo al Covid.

Sta bene ed è in quarantena nella propria abitazione”, conferma lo staff del primo cittadino. “Un leone in gabbia” fa eco il sindaco, che al momento è costantemente monitorato sotto il profilo medico. Brugnaro ha avvertito i sintomi al suo rientro dalla Capitale, dove ha trascorso l’ultima settimana. Come leader del gruppo di Coraggio Italia, Brugnaro aveva infatti partecipato agli incontri politici per l'elezione del Presidente della Repubblica. È stato sempre in prima linea, tra incontri per fare sintesi e trattative che hanno poi portato alla rielezione di Sergio Mattaella a Capo dello Stato. Non sarà certo un caso isolato quello di Brugnaro, nelle prossime ore potrebbero scoppiare nuovi contagi anche tra i grandi elettori presenti in Quirinale. 

Contagiato anche il sindaco di Jesolo

Contagiato dal Covid anche il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, vaccinato con la dose booster. “Il virus mi costringerà a ferie forzate. Venerdì scorso mi sono svegliato con qualche sintomo influenzale, così mi sono sottoposto a tampone, per fugare ogni dubbio. Con grande stupore, sono risultato positivo”, racconta il primo cittadino di Jesolo, nel Veneziano.

“Sto bene – aggiunge – fatto salvo per ciò che si affronta durante una qualsiasi influenza stagionale, e per questo non mi sono spaventato, pur rimanendo a riposo e sotto osservazione come indicatomi dal medico. Ho però pensato molto a ciò che sto affrontando e a come avrebbe potuto essere senza le tre dosi di vaccino”, conclude Zoggia.

Oggi la situazione in Veneto è difficilmente inquadrabile in uno schema preciso. Da una parte ci sono i contagi in crescita, che oggi superano i 16mila, e l’alto numero dei morti (41 le vittime), dall’altro una remissione delle terapie intensive: ecco cosa sta succedendo.