Venezia, 11 luglio 2022 – Passeggiare tra le eleganti sale dove si sono scritte le più importanti pagine della storia oggi si può, facendosi rapire dal fascino della Principessa Sissi e prestigiose case regnanti come quelli dei Bonaparte, Asburgo e Savoia. Sarà una visita da non perdere quella di Palazzo Reale, dove venerdì 15 luglio verranno aperte al pubblico 20 sale private del Palazzo Reale di Venezia, splendidamente decorate e arredate, affacciate sugli incantevoli Giardini Reali. Un percorso imperdibile lungo tutto l'Ottocento e fino al 1920.
Un lungo e importante restauro ha riportato il Palazzo all’antico splendore: iniziato nel Duemila, la prima trance dei lavori aveva già portato nel 2012 all’apertura degli Appartamenti Imperiali su piazza San Marco. Nove bellissime sale dove la Principessa Sissi aveva prima soggiornato per 38 giorni nel 1856, poi era tornata cinque anni dopo per allontanarsi dalla vita mondana dopo la morte della piccola Sofia.
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Il restauro
E ora, dopo un decennio, nuovo taglio del nastro a Palazzo Reale. Il 15 luglio, l’attesissima apertura di altre 20 sale. Ciò che è possibile ammirare nel ritrovato Palazzo Reale è il frutto dell'unione di intenti e lavoro tra istituzioni pubbliche e mondo privato: Fondazione Musei Civici, la Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia e il Comitato francese per la salvaguardia di Venezia.
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Dal primo progetto, concepito in sinergia tra organi dello Stato e Comune di Venezia, sono serviti circa 15 anni di impegnative ricerche e lavori: studiosi, tecnici, esperti restauratori, artigiani eredi della tradizione veneziana. Sala dopo sala, ritrovando i decori e le tappezzerie, ricollocando mobili e arredi originali, sono riusciti a recuperare intatta e sorprendente tutta la suggestione che lega queste stanze a tanti illustri abitanti, come il figlioccio di Napoleone, Eugène de Beauharnais, l'Imperatrice Sissi, Massimiliano d'Asburgo, Re Vittorio Emanuele II e la Regina Margherita di Savoia.
Negli anni Venti del Novecento, le stanze del Palazzo Reale erano diventate proprietà del Demanio e poi destinate ad uffici, scivolando lentamente nel degrado. È stato il passaggio di proprietà al Comune di Venezia che ha dato il via alla rinascita del prestigioso palazzo.