Contributo per entrare a Venezia nel 2025: ecco quando e quanto si dovrà pagare

In linea generale la norma riguarda tutte le persone che hanno più di 14 anni, ma ci sono delle esenzioni. L’obiettivo è tutelare la città dal turismo ‘in giornata’ in periodi ‘delicati’. Brugnaro: “Siamo in prima linea contro l’overtourism”

Un'immagine di Venezia - Crediti: iStock

Contributo per entrare a Venezia: ecco il calendario 2025 (foto Getty Images)

Venezia, 24 ottobre 2024 – Lungo il 2025 saranno 54 le giornate nelle quali sarà necessario versare un contributo per entrare a Venezia: ad annunciarlo questa mattina è stato il sindaco Luigi Brugnaro, insieme agli assessori al Bilancio Michele Zuin e al Turismo Simone Venturini. Nel 2024, le giornate ‘bollino rosso’ sono state 29. 

Quando

Il primo blocco sarà dal 18 aprile al 4 maggio, per poi proseguire a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17, 18, 23 , 24, 25 e 30,31), giugno (1, 2 e 6, 7, 8 e 13, 14, 15 e 20, 21, 22 e 27, 28, 29) e luglio (4, 5, 6 e 11, 12, 13 e 18, 19, 20 e 25, 26, 27). Il contributo sarà dovuto dalle ore 8:30 alle ore 16. 

Dove

Anche per il 2025, il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia. Non è dovuto per chi transita a piazzale Roma, Tronchetto o Stazione Marittima, senza accedere alla città antica.

Il prezzo

Ma il numero delle date interessate non sarà l’unica differenza con il 2024: l’anno prossimo, il contributo di accesso sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno del suo arrivo mentre sarà di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente alla visita.

Chi lo deve pagare e chi è esente

In linea generale, a pagare il contributo sono tutti coloro di età superiore ai 14 anni che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia. Sono esentati coloro che alloggiano nelle strutture ricettive della città, i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell'ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, ed una serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento.

Brugnaro: “Così evitiamo l’overturism”

La prima approvazione dell’iniziativa risale al 2019, con l’obiettivo di disincentivare il turismo ‘in giornata’ in determinati periodi ‘delicati’ legati all’unicità di Venezia. “Venezia è in prima linea nell'affrontare l’overtourism – ha illustrato il sindaco Luigi Brugnaro – la prenotabilità ci ha permesso di avere i numeri delle presenze su questa città, numeri che non abbiamo mai avuto a disposizione prima e che ci danno informazioni molto interessanti. La sperimentazione ha funzionato e ora possiamo andare avanti mantenendo il periodo ma aumentando le giornate”. 

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