Venezia, 5 agosto 2023 – Overbooking da incubo per la scrittrice Chiara Gamberale, rimasta a terra con un “sorteggio” a sorpresa da un volo diretto in Grecia. Troppe prenotazioni sull’areo per Atene di Volotea e il personale della compagnia sceglie la strada più semplice: imbarcare tutti tranne due persone, scelte con un ‘democratico’ sorteggio. E così, dopo avere effettuato il check-in, due donne sono finite in un incubo: una di queste era la famosa scrittrice (Premio campiello nel 2008) e conduttrice radiofonica Chiara Gamberale.
È successo ieri mattina all’aeroporto Marco Polo di Venezia. Erano circa le 7. Poi nove ore di attesa allo scalo veneziano e alla fine la ‘soluzione tampone’ che esce dal cilindro: “Siamo riuscite a prendere un volo per Vienna e poi da Vienna siamo andate ad Atene, dove siamo arrivate a mezzanotte”. Ecco il racconto della scrittrice: “Il biglietto con Volotea l’avevo fatto tre mesi fa e mi sono trovata dentro quest’incubo”.
Il racconto dell’incubo
“Dovevo partire per la Grecia per l’unica settimana dell’anno in cui lascio Vita (la figlia avuta nel 2017 dal compagno Gianluca Foglia, direttore editoriale di Feltrinelli, ndr) con i nonni e con il suo papà per impostare il mio nuovo romanzo. Ma Volotea ha sorteggiato due persone che non hanno potuto partire, perché hanno accettato più prenotazioni delle loro disponibilità effettive”. Inizia così il racconto di Chiara Gamberale sui social.
Due le donne rimaste bloccate all’aeroporto di Venezia. “L’altra persona è la mamma di un bambino di un anno che l’aspettava ad Atene con l’ex marito – continua la scrittrice – che subito dopo il suo arrivo ha una coincidenza per New York e che è in lacrime, smarrita e fuori di sé. Il personale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia responsabile di Volotea riesce solo ad ammonirla che se continua a piangere sarà ‘fatta uscire dalla struttura’ e nessuno le viene praticamente in aiuto. Siete delle bestie”.
“Ci hanno detto: recuperatevi il bagaglio”
Il racconto della scrittrice Chiara Gamberale continua sulla pagine del Corriere, dove afferma di essere rimasta a terra senza che la compagnia aerea offrisse “una soluzione alternativa e senza nemmeno scusarsi”. Tutto è successo all’improvviso. “Ci hanno detto: recuperatevi il bagaglio. Non sapevamo dove e infatti non l’abbiamo trovato. Non riuscivamo a parlare con nessuno, né ad avare un contatto con un responsabile Volotea. ‘Chiamate a Barcellona, è stata l’unica risposta”. E quella telefonata è stata fatta, ma senza risposta.
“Ho provato a chiamare Barcellona, ma non è stato possibile parlare con nessuno. All’altra mamma disperata hanno detto: ‘Faccia cambiare il volo al suo ex’. Ma come si può? Ci sono situazioni famigliari delicate, equilibri complessi, vite che si reggono su una serie di incastri delicati”.
Dalla brutta notizia arrivata alle 7 di mattina, le due donne sono riuscite a imbarcarsi solo nel tardo pomeriggio, nove ore dopo l’inizio dell’incubo. E per andare in Grecia hanno fatto scalo a Vienna. “Ovviamente io ho perso la mia coincidenza e l’ex marito della signora ha perso l’aereo che doveva prendere per New York”.
Cosa è successo?
Volotea sembra confermare quanto accaduto sul volo V71490 Venezia-Atene del 4 agosto. “Volotea, in collaborazione con il personale di terra presente in aeroporto, si è immediatamente attivata con l’obiettivo di portare a destinazione in giornata le due passeggere rimaste a terra. Entrambe sono state riprotette su un volo Austrian Airlines via Vienna e sono arrivate ad Atene la sera stessa”, fa sapere la compagnia aerea tramite il Corriere scusandosi "sinceramente per il disagio causato”.