Venezia, 15 dicembre 2021 – Non piace agli albergatori la nuova ordinanza nazionale che impone il tampone ai cittadini europei in ingresso in Italia, decisa ieri per arginare i contagi in previsione delle vacanze natalizie. “Con la nuova ordinanza si penalizza il turismo”. È il primo allarme che arriva dal Veneto, dove Federalberghi inizia a fare girare il pallottolieri sulla stima delle perdite economiche.
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“Con l'energia che è diventata un bene di lusso e un'ordinanza unica in Europa che vieta l'ingresso nel Paese, mi domando se qualcuno pensi ancora che il turismo sia uno dei motori della nostra economia in grado di dare un contributo fondamentale al Pil nazionale''. Così Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, esprima la sua preoccupazione per la recente ordinanza del governo che riguarda le nuove modalità di ingresso nel Paese. “Con il settore della montagna appena partito – spiega Schiavon – e che si tiene in un fragilissimo equilibrio solo grazie al turismo nazionale, ma che guarda con molta preoccupazione alla ripresa del turismo internazionale del dopo Natale, e le città d'arte che praticamente dipendono in questi ultimi mesi solo da quello estero di prossimità, questo ulteriore impedimento che si aggiunge a quello dei vaccini non riconosciuti dei paese dell'Est, mina seriamente la speranza di una ripresa di tutto il settore, indotto compreso".
Turismo, il settore più colpito
Preoccupati gli operatori della montagna che, dopo due anni di chiusura, speravano in una stagione col botto. ''Allora, delle due l'una: o ci mettiamo di buona lena a capire come andare avanti, oppure è evidente che stiamo andando di corsa contro un muro”, sottolinea il presidente di Federalberghi. ''Mi rendo conto che le situazioni siano diverse da zona a zona, tuttavia, dopo due anni di emergenza mi aspetto un governo capace di dare un minimo di programmazione a chi lavora e investe anziché aumenti di aliquote fiscali, zero ristori, zero incentivi, e zero idee per il futuro. Siamo consapevoli dell'emergenza, ma allora bisogna lavorare nell'interesse di tutte le categorie”, continua Schiavon.
“Oggi scopriamo che l'Italia è in Europa – è lo sfogo di Schiavon – con regole non condivise con l'Europa. E allora mi domando se si sia consapevoli di quello che sta succedendo. Questa categoria negli ultimi due anni è stata massacrata: dal Covid, dalle misure emergenziali che non ci hanno riguardato, dalla incapacità di capire prima quello che sarebbe successo poi''.
Zaia: “Tampone a chi arriva dall’estero? Ci sta”
Non è dello stesso avviso di Federalberghi il governatore Luca Zaia, che commenta così la decisione presa dal Governo in vista dell’arrivo massiccio di turisti per le vacanze di fine anno. "Il vaccino non è la barriera corazzata, il vaccinato può essere comunque un vettore. Quindi non ci vedo nulla di trascendentale che si faccia il tampone". La direttiva del ministro alla Salute, Roberto Speranza, prevede il tampone per i soggetti vaccinati che arrivano in Italia dall'estero.