Rebellin, sarà estradato in Italia il camionista tedesco che l’ha travolto e ucciso. Il giudice: “Stupefacente assenza di rimorso”

Via libera dalla Germania perché il camionista venga giudicato in Italia. L’avvocato difensore ha presentato ricorso. La moglie del ciclista: “Mai espressa una parola di scuse”

Davide Rebellin in una foto d'archivio

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Venezia, 6 luglio 2023 – Concessa l’estradizione in Italia di Wolfgan Rieke, il camionista residente in Germania che il 30 novembre scorso travolse e uccise l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin.

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La decisione del giudice tedesco

La decisione è stata presa dal giudice tedesco che sta seguendo il caso. Spetterà ora, come riportano i quotidiani locali, alle autorità dei due Paesi concordare tempi e modi perché sia consegnato ai carabinieri. Nei giorni scorsi il suo difensore, l'avvocato Andrea Nardin, ha presentato ricorso al Tribunale del riesame di Venezia chiedendo che la misura cautelare venga annullata o sostituita con gli arresti domiciliari, facendo presente che l'uomo ora svolge esclusivamente mansioni di ufficio.

Il giudice italiano: “Il camionista non ha rimorso”

L'udienza è fissata per il 14 luglio. Per il giudice italiano che ne chiese l'arresto, Rieke è invece "del tutto insensibile a qualsiasi forma di scrupolo”. E e il suo comportamento denota “una stupefacente assenza di alcun segnale di rimorso”.

La moglie del ciclista: “L’importante è che venga giudicato” 

Il cammino giudiziario “sarà ancora lungo ma l'importante è che la persona che ha ucciso mio marito, restando a guardare subito dopo la tragedia senza chiamare i soccorsi, fuggendo e non avendo mai espresso una sola parola di scuse e rimorso, venga arrestata e giudicata per quello che ha fatto”. Così Françoise Marie, la moglie di Davide Rebellin, commenta la notizia della prossima estradizione in Italia del camionista tedesco e i risultati dell'inchiesta condotta dalla Procura di Vicenza. Il riferimento della vedova è anche alla “sconcertante condotta tenuta nell'immediatezza dall'imputato, perfettamente conscio di aver schiacciato una persona con il suo mezzo pesante, ma praticamente 'impassibile’”.