Venezia, 22 luglio 2022 – La Lega rinserra le file in vista delle elezioni, questa mattina il segretario Matteo Salvini ha chiamato a raccolta i governatori del partito per fare un punto sulla situazione politica e parlare dell'imminente campagna elettorale. Tra i favoriti, il presidente veneto Luca Zaia, lo storico antagonista di Salvini che una parte del Carroccio spinge per averlo come candidato premier.
Spinte che Zaia, da politico di lungo corso, in questa fase rispedisce al mittente. Luca Zaia presidente del Consiglio? Alla domanda il governatore del Veneto risponde deciso: “Queste sono fantasie, ogni volta che si parla di elezioni io sono candidato a tutto quello che passa per strada. Io ho il Veneto e penso al Veneto”.
Zaia: “Elezioni sanificatorie”
Per Zaia, queste elezioni saranno “sanificatorie” e potrebbero traghettare l’Italia fuori da una fase di incertezza politica che fa male ai mercati e ai cittadini. “Consegneranno il Paese in mano a una forza che spero sia assolutamente rappresentativa e possa portare a una stabilità”. Ma non solo. “Quello che dovevo dire l'ho già detto: guardiamo in faccia la realtà, fra 60 giorni avremo un nuovo parlamento con un nuovo governo”. E, riguardo alle voci di una spaccatura interna alla Lega, tra fronte Veneto e quello Lombardo del partito, il governatore non usa mezzi termini: “Non c'è una situazione in cui non si parli di spaccature, dal Vaticano in giù. E comunque non è così”.
Cambio di direzione per il Carroccio con la sfiducia a Draghi? “È innegabile lo standing al presidente Draghi, però è anche vero che la Lega, il mio partito, ha fatto delle proposte, nel senso che abbiamo posto la questione di non avere più i 5 Stelle perché ricordo che noi il 14 luglio, giorno della presa Bastiglia, abbiamo votato il Decreto Aiuti con 10 miliardi per i cittadini e i 5 Stelle no. Quindi la fiducia non l'abbiamo votata”.
Salvini, summit coi governatori
Summit in videoconferenza con il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, che questa mattina ha incontrato governatori leghisti. “I governatori sono già al lavoro – fanno sapere dalla Lega – anche per offrire spunti utili in vista dei dossier più interessanti per la campagna elettorale a cominciare dall'autonomia. Grande attenzione per economia, sburocratizzazione, infrastrutture, energia, sviluppo e tasse”. Salvini ha assicurato la massima presenza sui territori al presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimo Fedriga, della Lombardia, Attilio Fontana, della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, così come al sardo Christian Solinas, all'umbra Donatella Tesei e al veneto Luca Zaia.
Il segretario ha anche ribadito che la colpa della crisi di governo è di pentastellati e Dem, parlando della “follia dei 5Stelle e le provocazioni del Pd che hanno fatto saltare il Draghi bis proposto dal centrodestra di governo”. Ma nell'incontro c'è stato anche spazio per sottolineare la compattezza mantenuta dalla Lega a differenza di altri partiti.