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Omicron 2, identificata per la prima volta in Veneto: 5 le province contagiate

Si chiama Ba2 il nuovo ceppo della Omicron, più contagioso soprattutto tra i non vaccinati. I ricercatori dell'Istituto Zooprofilattico lo hanno trovato in 8 campioni provenienti da Padova, Verona, Belluno, Venezia e Rovigo

Venezia, 9 febbraio 2022 –  É stata sequenziata in Veneto la nuova variante “Omicron 2, identificata per la prima volta in 8 campioni analizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Il nuovo ceppo della Omicron, che li esperti chiamano "lineage”, è il Ba.2 ed è stato intercettato nei campioni provenienti dalle province di Padova (1), Verona (2), Belluno (2), Venezia (1) e Rovigo (2). Si tratta una variante più contagiosa, soprattutto tra ui non vaccinati, rispetto al "ceppo madre". 

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I ricercatori hanno ottenuto il genoma completo di 245 campioni, inviati da 13 diversi laboratori distribuiti nella regione. I sequenziamenti sono relativi all'ultima sorveglianza rapida coordinata dall'Iss sui campioni positivi Covid-19 notificati il 31 gennaio.

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Il 98,8% dei campioni analizzati – ovvero 242 su 245 – appartiene alla variante Omicron, mentre il rimanente 1,2% (3 su 245) appartiene alla variante Delta. All'interno della variante Omicron, però, si distinguono quattro diversi “lineage” Ba.1, Ba.1.1, Ba.2 e Ba.3. In Veneto circolano tre di questi quattro lineages: Ba.1 (48,8%), Ba.1.1 (47,9%) e BA.2 – Omicron 2, appunto – pari al 3,3% dei casi presi in considerazione.

Il lineage Ba.2 sta aumentando di frequenza in molti Paesi europei ed è diventato il lineage dominante in Danimarca. In Italia è stato riportato nel mese di gennaio in 14 diverse regioni. Non ci sono ancora chiare evidenze scientifiche sulle caratteristiche di questa sotto-variante della Omicron. Sulla base di un recente studio condotto in Danimarca, il ceppo Ba.2 sembra essere associato ad un aumento della trasmissibilità nei soggetti non vaccinati rispetto a Ba.1, mentre questo aumento non è stato osservato per i soggetti vaccinati. Ulteriori studi saranno necessari per comprendere meglio le sue caratteristiche e determinare l'efficacia dei vaccini verso Ba.2.