Montagne in Veneto sommerse di neve: dove è caduta. Oltre 2 metri in quota e ne arriva ancora

Record a Campomolon (Vicenza) con 210 centimetri, sul Monte Baldo (Verona) 170. Bufere sulla Marmolada: Punta Penia è una calotta di ghiaccio

Neve sulle montagne del Veneto (foto d'archivio)

Neve sulle montagne del Veneto (foto d'archivio)

Venezia, 5 marzo 2024 – É un inverno arrivato a fine stagione sulle montagne del Veneto dove solo dalla fine di febbraio c’è un ambiente innevato e anche in modo abbondante, come non si vedeva da anni. Le nevicate sono state continue negli ultimi giorni, e ancora ne arriveranno fino alla prossimo fine settimana, anche se il manto bianco è abbondante solo alle quote più alte dove lo strato di neve accumulato arriva anche a superare i 2 metri d’altezza. Ma, assieme a un paesaggio alpino da cartolina, a un prolungamento della stagione sciistica e a una ricarica delle risorse idriche, con l’aumento degli accumuli di neve si alzano anche i rischi per chi frequenta la montagna con un elevato pericolo di valanghe

Sulle montagne del Veneto oltre 2 metri di neve in quota
Sulle montagne del Veneto oltre 2 metri di neve in quota

Quanta neve c’è in Veneto

Le precipitazioni nevose sono state copiose fino a ieri, informa l'Arpav, e hanno interessato soprattutto le Prealpi vicentine: dai 1.600 metri di altitudine in su sono caduti  nelle ultime 24 ore almeno 25 centimetri di neve. Imbiancate abbondantemente le montagne della Lessinia, nel veronese: sul Monte Baldo si misura un accumulo di 170 centimetri. La stazione con più neve è però Campomolon (1.853 metri), nel vicentino, conosciuta dagli amanti dello sci di fondo, dove il manto bianco raggiunge i 2 metri e 10. La Marmolada - a 3.343 metri - è stata spazzata da bufere di neve e vento. Le nevicate hanno imperversato anche con temperature -10 gradi sottozero; nelle immagini della stazione meteo Marmoladameteo.it la capanna di Punta Penia appare completamente incrostata da una calotta di neve e ghiaccio. Difficile stabilire un'altezza massima della neve, perché l'azione del vento ha appiattito e spazzato il manto in alcune aree, creando invece in altre accumuli di oltre 2 metri.

Le previsioni

Ancora pioggia e neve in questa settimana mentre nel weekend è atteso l'arrivo di due tempeste. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, afferma che anche nelle prossime ore il pericolo valanghe resterà forte dopo le nevicate da record in parte anche a causa del sole e del temporaneo aumento delle temperature. Valori termici miti favoriranno, infatti, la fusione della neve creando una lama d'acqua alla base del manto. Questa lama farà scivolare gli accumuli di neve verso valle a causa della gravità e della inconsistenza del manto. La neve alle quote più alte fonderà poi in primavera andando a rimpinguare le falde idriche, dopo due inverni di siccità. Le previsioni confermano altra pioggia anche nel resto di questa settimana. Due cicloni raggiungeranno l’Italia, da nord a sud: il primo entrerà dal Piemonte nella seconda parte della giornata, andando a colpire soprattutto il centro-nord fino a mercoledì sera. Dopo una tregua tra il 7 e l'8, un nuovo ciclone arriverà nel weekend e porterà due fronti perturbati molto simili: ritroveremo due tempeste con maltempo tra sabato e domenica e tanta neve fresca sulle Alpi.