Olimpiadi 2026, 'vola' il polo aeroportuale del Nordest. Zaia: "È iniziato il rilancio"

Il governatore veneto svelerà in anteprima tutte le novità del progetto di avvivinamento a Milano-Cortina 2026 nella diretta streaming di oggi, alle 12

Aeroporto

Venezia, 19 aprile 2022 – Sale l’attesa sulla novità delle Olimpiadi invernali 2026, in Veneto si viaggia a ritmo serrato per mettere a punto la rete dei servizi a supporto del flusso straordinario di visitatori attesi da tutto il mondo. Gli aeroporti veneti fanno sistema, gli scali diventano un volàno di crescita economica per la regione e pensano ai progetti di rilancio in vista delle Olimpiadi del 2026. "Con una nota di orgoglio, il sistema aeroportuale del Nordest è il nostro gioiello –  conferma il presidente del Veneto, Luca Zaia – : siamo la prima regione turistica d’Italia con 72 milioni di presenze turistiche all’anno, per noi rappresenta la più grande industria in Veneto 18 miliardi di fatturato. Se non ci fossero i nostri aeroporti e tutto il sistema aeroportuale, saremmo meno attirativi e performanti.

Zaia: "Presupposti per un grande rilancio"

I numeri degli ultimi giorni ha fatto volare in alto le stime di budget dei trescali veneti, Zaia annuncia che “ci sono i presupposti per un grande rilancio”. La risalita è iniziata, il Veneto corre veloce verso il 2026. “Certezza che la ripartenza c’è ed è già visibile, incognita guerra non è da poco: siamo preoccupati e tifiamo perché arrivi l’armistizio e la pace”, aggiunge il presidente del Veneto.

Zaia guarda a Cortina 2026 con grande ottimismo. “Abbiamo schierato il massimo delle forze e dei progetti – continua –, nei nostri aeroporti abbiamo un’offerta di nuove linee aeree e risposte per nuovi mercati che è unica. Il 66,6% dei viaggiatori che arrivano in Veneto sono turisti stranieri ed è un segnale di crescita per tutta l’economia: i nostri migliori ospiti stranieri sono anche i nostri migliori clienti”. E aggiunge: “I nove siti Unesco del Veneto, più altri che arriveranno, sono fortemente attrattivi per il turismo internazionale”. E con Cortina 2026, di prevedono piogge di prenotazioni in arrivo.

I numeri della ripresa

La prima reale ripresa è iniziata nel 2021. Verona ha recuperato il 40% dei passeggeri, Treviso il 38%, Venezia il 30%. Nel 2022, il rilancio degli scali è entrtato nel vivo, si prevede infatti che già nei mesi centrali della stagione estiva – che va dal 27 marzo al 31 ottobre – il polo raggiungerà l'80% del traffico realizzato nel 2019, con l'ultimo trimestre dell'anno che dovrebbe toccare il 90%.

I dati sono stati forniti nel corso dell’incontro organizzato oggi a Palazzo Balbi per parlare delle infrastrutture aeroportuali in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026. La ripresa è determinata in gran parte dal traffico domestico. Il recupero di Venezia, rispetto agli altri due scali, ha avuto un passo leggermente inferiore per via della sospensione di alcuni flussi internazionali, in particolare quelli intercontinentali.

La bretella ferroviaria per Venezia

La prima novità è la bretella ferroviaria per l'aeroporto di Venezia, che verrà realizzata con i 475 milioni già stanziati. "È la prima opera olimpica approvata. Bisognerà rivedere i costi, con quanto sta accadendo sicuramente non ce la faremo: ce ne vorranno almeno 100 milioni in più.Per fortuna ci sono le Olimpiadi, altrimenti non sarebbe stata approvata”, ha detto il governatore Luca Zaia in diretta streaming. Un progetto che ha trovato l’opposizione delle associazioni ambientaliste, sul piede di guerra sul fronte della sostenibilità per la scelta del Governo di non aver fatto nessuna valutazione di impatto ambientale strategico, così da accorciare i tempi della messa in opera del progetto.

Zaia mette in guardia: “I costi dei cantieri stanno subendo un aumento del 20-30%, ormai le piccole società non partecipano alle gare pubbliche per paura dei rialzi delle materie prima. Lo abbiamo detto al Governo, ci aspettiamo un adeguamento dei soldi stanziati”.

La protesta degli ambientalisti

Il territorio ha lanciato un grido di allarme: la bretella ferroviaria diretta a Venezia potrebbe danneggiare il patrimonio archeologico del veneziano. Per questo, le associazioni chiedono al Governo che "siano redatti un Piano unitario e il relativo Rapporto Ambientale riguardanti le opere e gli interventi essenziali, connessi e complementari alla realizzazione delle Olimpiadi Invernali Milano- Cortina 2026, da sottoporre a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) nazionale e relativa contestuale Valutazione di Incidenza (Vincs)”.

“Che la Vas nazionale – continuano i firmatari dell’appello – non venga limitata alla realizzazione delle opere, ma estesa all'incidenza delle variazioni di uso del suolo e alle dinamiche del carico insediativo, sia temporaneo (per i Giochi Olimpici, ndr) sia permanente e che venga data risposta alle richieste e alle osservazioni qui formulate entro la fine di questo mese di aprile".

Il sistema aeroportale del Nordest

È pronto il progetto del nuovo polo aeroportuale del Nordest, per la ripresa del sistema verso Milano-Cortina 2026. Tutte le novità saranno svelate oggi in anteprima dal governatore del Veneto, Luca Zaia, in diretta streaming a partire dalle 12 insieme a Enrico Marchi, il presidente di Save, la società aeroportuale che gestisce gli scali di Venezia, Verona e Treviso.

Nei mesi scorsi, il Veneto ha inviato a Pechino, un video messaggio in cinese di Zaia in vista del passaggio della Fiaccola Olimpica per Milano-Cortina. Il passaggio del testimone che formalmente ha dato il via a Milano-Cortina 2026 è avvenuto a febbraio dopo l'avvio delle gare olimpiche che si sono svolte a Pechino. “Abbiamo davanti tre sfide: una sfida infrastrutturale per mettere a terra tutti gli investimenti del piano da 600 milioni di euro già finanziato, una sfida di incoming turistico per portare i visitatori stranieri a visitare tutti i territori, una sfida di carattere culturale per coinvolgere tutta la popolazione”, ha detto Zaia.

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Cosa è successo a Pasqua

Durante le festività pasquali, gli aeroporti del Veneto hanno macinato 380mila passeggeri, con 45mila al giorno e con un picco massimo a Pasquetta con 50mila persone sui tre aeroporti del Nordest. Sono 135 le destinazioni in 45 Paesi stranieri che gravitano intorno agli scali veneti di Treviso, Venezia e Verona, voli operati da 57 compagnie aree. Quest’anno, i tre scali del Nordest staccheranno 20 milioni di biglietti arei, con le prenotazioni della stagione estiva iniziate già a marzo e che fanno presupporre una chiusura oltre le aspettative. Solo per Venezia, il target è di 8,6 milioni di passeggeri (in ribasso rispetto agli 11 milioni e mezzo del 2019).

“Siamo oltre l’80% delle previsioni, sono tornate la fiducia e la voglia dei viaggiatori tutto il mondo di venire a vedere le bellezze del nostro territorio”, annuncia Enrico Marchi, il presidente di Save.

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