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Marano Vicentino, sindaco e parroco scrivono una lettera ai concittadini: “Aprite le case sfitte ai migranti”

Marco Guzzonato e don Fabio chiedono aiuto per dare alloggio alle 28 persone che la prefettura sta per inviare in paese. Sono 400 gli arrivi attesi nel Vicentino dopo gli ultimi sbarchi di Lampedusa

Migranti sbarcati a Lampedusa

Vicenza, 5 agosto 2023 – Sindaco e parroco scrivono una lettera ai loro concittadini: “Aprite le case sfitte ai migranti”. È destinato a fare il giro del web l’appello diffuso questa mattina a Marano Vicentino, una missiva firmata dal primo cittadino Marco Guzzonato e dal parroco del paese don Fabio Balzarin, uniti dalla solidarietà. Come in un moderno episodio di ‘don Camillo e Peppone’, i due capi della comunità fanno appello alla disponibilità dei residenti per concedere l'utilizzo di appartamenti o abitazioni sfitti da inserire nel progetto di accoglienza diffusa che il Comune sta giù sperimentando con successo da tempo.

La lettera è stata scritta proprio alla vigilia dell’appello di Papa Francesco, che questa mattina da Fatima ha ribadito: “La Chiesa è senza porte, accogliete tutti”. Ma a Marano la solidarietà è di casa e la lettera del sindaco e del parroco ne è la prova. “Il Comune di Marano Vicentino sta sostenendo e praticando l'accoglienza diffusa come strumento per gestire il fenomeno dei flussi migratori”, scrivono il sindaco Guzzonato e don Fabio nella lettera che sta arrivando nelle case dei loro concittadini.

Emergenza migranti: 400 arrivi nel Vicentino

“Con l’intensificarsi degli sbarchi di persone migranti sulle coste del sud Italia – continuano sindaco e parroco – e visto il sovraffollamento dei cosiddetti hot spot, il Ministero dell’Interno sta iniziando a distribuire sul territorio nazionale queste persone: nella Regione Veneto si prevede possano essere inviate circa 4.000 persone, di cui 600 nella nostra Provincia. Sono quindi 28 le persone che la nostra comunità, per fare la propria parte, dovrebbe accogliere”.

"Appello alla vostra disponibilità”

Già in passato, il Comune aveva “messo a disposizione tutti gli alloggi disponibili” per accogliere persone in difficoltà, dai profughi ucraini ai cittadini di Marano alle prese con l’emergenza abitativa. “Vi scriviamo per fare appello alla vostra disponibilità – si legge nella lettera – nel concedere l’utilizzo di vostri appartamenti o abitazioni sfitti, a fronte di un regolare contratto da stipulare tra la proprietà e la cooperativa partner del progetto finanziato dal Ministero, per poter dare vita ad una accoglienza ed integrazione diffusa, qualificata e sostenibile”.

E aggiungono: “Riteniamo che lo spirito di solidarietà e cooperazione tipico della comunità maranese possa esprimersi al meglio anche in questa occasione, dimostrando ancora una volta sensibilità e concretezza nell’aiuto delle persone bisognose. Sono questi i tratti distintivi e identitari che danno valore al vivere assieme e che consolidano la coscienza civica di ciascuna persona all’interno della comunità”.