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Raffiche di grandine in Veneto, chicchi di ghiaccio come palline da tennis. Zaia: “Sale a 110 il numero dei feriti”

Sfere di ghiaccio oltre i 10 centimetri: coltivazioni distrutte e case danneggiate nel Trevigiano. Vento a 120 km/h nel Veneziano, duramente colpita la Riviera del Brenta. Danni anche nelle province di Padova, Rovigo e la zona est di Vicenza. I racconti delle vittime

Treviso, 20 luglio 2023 – “Sale a 110 il numero delle persone ferite con traumi determinati dalla grandine, da cadute e da rotture di vetri”. É un bilancio in continuo aggiornamento quello della violenta grandinata di ieri, caduta tra il pomeriggio e la sera. Ma la stima è ancora provvisoria. Il governatore Zaia spiega che “sono stati rilevati 28 accessi complessivi in pronto soccorso in provincia di Venezia, 62 a Padova, 19 a Vicenza e 1 a Belluno”. La situazione si sta aggravando di ora in ora. “Firmerò oggi stesso l’estensione dello stato di emergenza”.

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Mentre sono in corso dalle prime ore del mattino i censimenti dei danni, il governatore Luca Zaia annuncia le nuove misure regionali per sostenere le zone colpite dalla terribile grandinata che ha invaso Treviso e molte zone del Veneto. “La grandine caduta è stata assolutamente fuori dal comune, con chicchi di ghiaccio che hanno raggiunto in alcuni casi diametri superiori ai 10 cm. È in corso di redazione dalle prime ore del mattino l’estensione dello Stato di Emergenza Regionale firmato ieri: saranno inseriti nel Dpgr tutti i territori colpiti”, aggiunge il presidente del Veneto.

Cosa è successo

Una grandinata devastante si è abbattuta di nuovo sul Veneto. Raffiche di chicchi di ghiaccio grandi come palline hanno colpito ieri la zona nord orientale della regione, danni a case e coltivazioni dell’Alta Marca Trevigiana. La tregua è durata poco meno di 24 ore, poi la nuova ondata di maltempo è tornata a colpire il territorio veneto, già martoriato da una tromba d’aria sulle Dolomiti. Questa volta, l’epicentro della grandinata è stato registrato nel Trevigiano, tra Montebelluna e Pederobba, ma numerose segnalazioni sono arrivate anche dalle province di Padova, Venezia, Rovigo e la zona est di Vicenza. Zaia ha firmato ieri lo stato di emergenza regionale per il Bellunese, oggi el misure previste dal decreto porrebbero essere estese alla provincia di Treviso.

Grandine a Venezia: “Violenza mai vista”

Sulla Riviera del Brenta si sono abbattuti "un vento fortissimo e proiettili dal cielo”. E dopo venti minuti, “a terra solo vetri, alberi e tanta paura", racconta la consigliera regionale di Lega-Liga veneta, Roberta Vianello, che vive proprio nella zona colpita ieri sera, verso le 21, da una grandinata eccezionale. "Una violenza mai vista prima". Ma anche a Fiesso d'Artico, Dolo, Stra e nei paesi limitrofi "il computo dei danni appare purtroppo terrificante”. “Macchine distrutte, vetri rotti, tettoie, alberi caduti, strade, impianti fotovoltaici seriamente compromessi. Nessuno si è fatto male a quanto risulta al momento, ed è un miracolo vista la violenza della perturbazione", dicono i consiglieri regionali Vianello e Gabriele Michieletto.

Padova, momenti di terrore

Nell'Alto Padovano sono caduti "chicchi di grandine talmente grande da non riuscire a essere contenuti nel palmo di una mano e forti raffiche di vento. Purtroppo, da oggi comincia la conta dei danni", racconta un altro leghista in Regione, Giulio Centenaro. "Ho vissuto veri e propri momenti di terrore ieri a Santa Giustina in Colle – aggiunge il consigliere – ho raccolto chicchi di grandine con dimensioni di grandi sassi. Ora non resta che fare la conta dei danni che hanno subito aziende, capannoni, ma soprattutto la mia solidarietà va al mondo agricolo che in alcuni casi subirà la perdita parziale o totale del raccolto. Ci sono zone dell'Alta Padovana completamente inagibili, come parte dell'Ostiglia che transita in questa zona". Durante il maltempo, racconta ancora, "è volato di tutto, persino i guard rail lungo le strade con il rischio di far male seriamente a qualcuno e alberi abbattuti dalla furia del vento, danni a edifici e auto. Ora come sempre i Veneti e in questo caso i padovani si rimboccheranno le maniche e rimetteranno tutto in ordine", conclude Centenaro.

Richieste di aiuto: 350 interventi

I vigili del fuoco sono stati impegnati per tutta la notte con centinaia di richieste d'intervento per i violenti temporali di acqua, grandine e vento che hanno interessato gran parte della regione. Oltre 350 le chiamate arrivate ai centralini di emergenza, le squadre di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza e Verona hanno lavorato per ore nelle zone più colpite. In particolare, i pompieri si sono occupati del taglio di piante e alberi che hanno invaso le sedi stradali, ma anche della rimozione di lucernari rotti e vetri resi pericolanti dalle violente grandinate e dal vento. Sono interventi anche per la messa in sicurezza delle coperture dei tetti. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con l'arrivo di squadre provenienti da fuori regione.

Palle di ghiaccio da 10 cm

Palline di ghiaccio enormi, con diametri fino a 10 centimetri. Numerosi i danni anche per il forte vento che si è abbattuto in quasi tutto il Veneto: auto distrutte, finestre sfondate e case danneggiate. Gli agricoltori stanno facendo la conta delle coltivazioni distrutte da grandine, pioggia e raffiche di vento, dopo che ieri Coldiretti aveva registrato 24 tempeste in tutto il Nord Est nel giro di un’ora.

Devastate le Colline del Prosecco

La grandinata più intensa ha colpito le aree dei comuni di Montebelluna, Cornuda, Crocetta del Montello e Pederobba. Zone, com'è noto, famose per le coltivazioni viticole del Prosecco. Nelle immagini che i residenti hanno postato sui social, si vedono chicchi di ghiaccio grandi come palle da tennis. Grossi danni vengono segnalati alle automobili.

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