Morto Etile Carpené, il padre del Prosecco. La sua storia

Fu il primo a produrre le bollicine delle colline di Conegliano e Valdobbiadene. Portò le bollicine Carpené Malvolti sulla scena mondiale. Zaia: “La sua vita simbolo del Dna veneto”

Etile Carpenè

Etile Carpenè

Venezia, 24 ottobre 2024 – Addio a Etile Carpené, ’padre’ del celebre prosecco Carpené Malvolti.  La famiglia e i dipendenti dell’omonima azienda hanno diffuso la notizia della morte, avvenuta il ieri a Conegliano, all'età di 80 anni.

Etile Carpenè ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla cultura enologica, ispirando generazioni di studenti e professionisti con la sua passione e il suo impegno nel promuovere il rispetto per il territorio.

Si era diplomato al Liceo Scientifico di Rosenberg in Svizzera per poi frequentare un corso di specializzazione in Enologia all'Università̀ di Talence a Bordeaux. Proseguì il suo percorso accademico iscrivendosi all’Università di Ferrara dove ottenne la Laurea in Chimica Pura.

Dopo il percorso di studi iniziò l'attività nell'impresa di famiglia divenendone in seguito Amministratore delegato e Presidente. Fu in quel ruolo che emerse la sua vocazione a portare l'azienda sulla scena mondiale. Espanse la produzione, amplificò e potenziò la distribuzione, riorganizzò e rinnovò la rete vendita sostenendo l'immagine della marca con campagne pubblicitarie in televisione e sulla stampa.

Tra gli incarichi rivestiti da Etile Carpenè al di fuori del contesto aziendale, la Presidenza dell'Istituto Metodo Classico dal 1990 al 2001. Nel 1992 ottenne la carica in Federvini, prima come Consigliere e poi come Vice Presidente Sindacato Vini Spumanti, nonché nello stesso anno fu nominato Consigliere nel Consorzio Tutela Prosecco, carica rinnovata per due mandati consecutivi.

Era anche stato nominato Accademico emerito dell'Accademia della Vite e del Vino. Nell'ultimo periodo aveva lasciato la guida della Carpenè Malvolti alla figlia Rosanna, attuale Amministratore Delegato della spa di famiglia, che porterà avanti l'operato del padre.

"Ha amato il Prosecco e la sua terra, tramandando con rispetto e dedizione i valori fondanti dell'azienda di famiglia Carpenè-Malvolti. Primo al mondo a produrre le bollicine delle colline di Conegliano e Valdobbiadene". 

La famiglia annuncia che il funerale, una cerimonia di commemorazione si terrà sabato 26 ottobre alle ore 10 presso la Chiesa Parrocchiale dei Santi Martino e Rosa, Via Francesco Fenzi 28, Conegliano (Tv).

Le parole di Zaia dopo la scomparsa di Cardenè

Il presidente Luca Zaia ricorda così il celebre produttore di vini: “Con Etile Carpenè se ne va uno dei punti di riferimento dell'enologia veneta: la sua azienda, primissima a produrre le bollicine sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene, è ad oggi la più longeva casa spumantistica italiana. Questo grazie ad una visione imprenditoriale lungimirante, a valori solidi condivisi con la sua famiglia, e all'amore per la terra in cui aveva deciso di far crescere la propria storica cantina. La sua vita è simbolo di quello che io chiamo 'dna veneto', fatto di spirito di iniziativa, dedizione, idee e passione per il lavoro. La sua presenza in azienda ha ispirato generazioni di giovani, anche perché aveva iniziato dal basso, come operaio, pur essendo figlio del titolare e vantando già una laurea in Enologia e una in Chimica. Divenuto prima amministratore delegato e poi presidente della Cantina che nel 2018 ha celebrato i propri 150 anni di attività, l'aveva innovata adeguandola ai tempi, pur mantenendone salde le radici e l'identità".