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Emergenza idrica Veneto, l'acqua potabile arriverà dal Trentino. Quando lo stato di crisi?

L'ordine è già arrivato alle centrali idroelettriche dell'Alto Adige, l'afflusso di acqua sarà garantito anche nel weekend. Zaia: "Il governo dichiari lo stato di emergenza"

Il Bisagno in secca a Genova in larga parte del suo percorso a causa della siccità

Venezia, 25 giugno 2022 – Uno “scambio” di acqua tra regioni, così il Veneto cerca di uscire dalla morsa della siccità. Sarà il Trentino Alto Adige ad assicurare l’approvvigionamento di acqua potabile in Veneto, l’ordine di modificare i programmi di produzione delle centrali idroelettriche è già partito. L’afflusso di acqua sarà elevato nel fine settimana, garantendo la continuità dei flussi che usciranno dai rubinetti dei veneti.

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"Ben venga questo primo atto di collaborazione all'interno delle comunità dell'arco alpino – è il commento del governatore veneto, Luca Zaia – visto e considerato che il dramma della siccità porta con sé due problemi: il primo è la mancanza di precipitazioni e la richiesta dell'utilizzo di invasi montani, il secondo è il rischio che l'acqua del mare risalga alle foci dei fiumi, impedendo agli agricoltori di poter sfruttare la risorsa idrica, dato che l'acqua salata brucia le coltivazioni".

Focus Reggio Emilia

Cosa succede in Veneto

La situazione è grave, tanto da spingere il sindaco di Padova a firmare l’ordinanza anti spreco, in vigore da ieri sera. L’allarme è stato lanciato anche sugli allevamenti di vongole e cozze sul Delta del Po, “soffocati” dall’aumento di salinità dell’acqua e dalla proliferazione di alghe che consumano ossigeno.

"La decisione assunta dall'Alto Adige, che ringrazio, spero possa mitigare per quanto possibile una situazione tragica – conclude il governatore del Veneto – in attesa che il Governo prenda una decisione sul dichiarare lo stato di emergenza per la siccità. Resta in ogni caso sempre valido l'invito a non sprecare una risorsa quanto mai preziosa". Il Veneto era stata la prima regione a chiedere, nel mese di aprile, lo stato di crisi: ma finora dal Governo tutto tace.