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Elezioni comunali in Veneto: le quattro città al ballottaggio

Eletti 82 al primo turno 82 sindaci nelle sette province. Il 26 giugno, duello finale a Verona, Jesolo, Feltre e Thiene. La mappa politica e i commenti

Scrutinio delle schede per le elezioni comunali

Scrutinio delle schede per le elezioni comunali

Venezia, 14 giugno 2022 – Quattro città al ballottaggio, 82 sindaci eletti. È il risultato di questa prima tornata elettorale delle amministrative in Veneto, che ieri ha tenuto con il fiato sospeso elettori e partiti nelle sette province, ma soprattutto ha acceso i riflettori sui tre capoluoghi – Belluno, Verona e Padova – dove ieri si sono verificati ribaltoni a sorpresa. Vanno al ballottaggio del prossimo 26 giugno soltanto quattro città venete: Verona, Feltre nel Bellunese, Jesolo nel Veneziano e Thiene nel Vicentino.

"Grande soddisfazione in Veneto: la Lega aveva 14 sindaci uscenti, li ha confermati tutti e ha guadagnato almeno 8 nuovi Comuni. A questo si aggiungono i risultati con candidati di coalizione come Belluno, che torna al centrodestra dopo dieci anni. E siamo pronti al ballottaggio a Verona!". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini

Ballottaggio Verona, alleanze in vista. Salvini: "Tosi e Sboarina si parlino"

C'è un dato di fatto che emerge da questa ultima tornata elettorale: il centrodestra è maggioranza nel Paese. E i cittadini premiamo il centrodestra quando si presenta unito e coeso”, commenta il governatore veneto, Luca Zaia. “Mi confortano i risultati in Veneto. Guardo i Comuni sopra i 15mila abitanti – spiega – e, a parte situazioni storicamente vicine al centrosinistra come Padova, Mira e Mirano (entrambi nel Veneziano, ndr), noto che gli elettori, seppur meno rispetto alle precedenti tornate, scelgono convintamente la nostra coalizione”. Il governatore fa i complimenti a Oscar De Pellegrin “che, dopo 10 anni di centrosinistra, riporta Belluno nell'alveo del centrodestra”.

Comunali in Veneto, cosa succede ora: 

Zaia: “Affluenza sarà decisiva”

Anche in territori meno famosi, ma sostanziosi – prosegue Zaia, citando Cerea (Verona), Marcon (Venezia) o Vigonza (Padova) – la coalizione è vincente. Anche a Jesolo, una delle capitali del turismo veneto, e a Verona siamo in maggioranza: nella città veneziana il ballottaggio sarà un derby all'interno del centrodestra, mentre a Verona, se sommiamo i consensi incassati dal sindaco Sboarina e da Tosi, rivale radicato nella comunità, si sarebbe sfiorato addirittura il 60% con un candidato unitario. In alcuni Comuni domenica abbiamo assistito solo al primo tempo della partita elettorale, il 26 giugno vediamo come terminerà il match e solo allora potremmo trarre alcune conclusioni, senza dimenticare che l'affluenza rischia di essere decisiva”.

Verona: il ballottaggio più atteso

Ballottaggio a Verona, con il centrosinistra che guiderà il duello finale con l’ex calciatore Damiano Tommasi (39,77%), mentre l’ex sindaco Flavio Tosi sta già iniziando a fare pesare i suoi 25.79 voti (23,87%), in vista di probabili apparentamenti col centrodestra azzoppato di Federico Sboarina (32,72%), che si è presentato alle urne senza l’appoggio degli azzurri di Forza Italia. In campo per Tosi. Domenica 12 giugno, è andato alle urne il 58,81% degli elettori.

"Torneremo a Verona”, scommette il leader della Lega, Matteo Salvini. “È uno dei ballottaggi più aperti, inaspettatamente perché lì qualcosa non ha funzionato, se il sindaco uscente si ferma al 32-33%.Evidentemente c'è da lavorare”, conclude.

Duelli a Feltre, Jesolo Thiene

A Feltre, dove ha votato il 52,19% degli aventi diritto, il duello è tra la candidata del centrodestra – che anche in questo angolo delle Dolomiti si è presentato senza il simbolo di Forza Italia, con tre liste civiche trinate da Lega e FdI – Viviana Fusaro, che dallo spoglio di ieri è risultata in vantaggio con il 47,28% e 4.216 voti). Domenica 26 giugno, sfiderà il centrosinistra (con Pd e tre liste civiche) guidato da Adis Zatta, secondo con il 45% e 4.013 consensi. Sono fuori dai giochi Nadia Forlin (5,56% e 496 voti) e Paolo Serrangeli, ultimo con il 2,15% e 192 consensi.

Città strategica per il turismo della costa veneziana, a Jesolo ha votato il 62,10% degli elettori: è l’affluenza tra le città che ritorneranno al voto fra due settimane. Sfida epocale tra le fila del centrodestra, dove la spaccatura è evidente anche dai risultati delle urne.

Al primo posto, il candidato di Fratelli d’Italia, Christofer De Zotti, che passa il turno con il 44,90% e 5.326 voti. Solo un migliaio di schede lo separano dall’avversario Renato Martin, appoggiato da Lega e Forza Italia, che con i suoi 4.653 voti ha ottenuto il 39,22%. Sconfitto Pd, che si è presentato in solitaria con Roberto Rugolotto (12,59% e 1.494 voti) e il civico Antonio Lunardelli (3,29% e 390 consensi).

Con il 58,06% di affluenza, a Thiene (Vicenza) gli elettori si sono divisi tra il centrosinistra di Gianantonio Michelusi, che andrà il ballottaggio da una posizione di forza con il 49,23% (4.541 voti), e il centrodestra – questa volta compatto con i tre partiti al gran completo – di Manuel Benetti, secondo con il 30,96% (2.856 voti). Risultano esclusi dai giochi Giulia Scanavin (13,41% e 1.237 voti), Daniele Appolloni (4,50% e 415 voti) e Alberto Ferracin (1.90% e 175 voti).