Venezia, 18 luglio 2024 – È (quasi) giunto il momento delle dimissioni dell’assessore al Lavoro, Istruzione e Pari opportunità della Regione Veneto: Elena Donazzan è infatti entrata in carica come europarlamentare, una carica incompatibile con eventuali incarichi in una giunta comunale. Domani lascerà formalmente la posizione, con una conferenza stampa nella sala Pedenin di palazzo Balbi, nella quale farà un bilancio del suo operato.
E non ci vorrà poco tempo, considerando che Donazzan ricopre la carica addirittura dal 2005. È entrata in giunta durante il secondo mandato del governatore Giancarlo Galan, venendo riconfermata da Luca Zaia nel 2010, nel 2015 e nel 2020. Nel 2006, nonostante fosse stata eletta alla Camera dei deputati – un risultato politicamente molto ambito da chiunque – si è dimessa il giorno stesso dell’insediamento, preferendo rimanere nella giunta veneta.
Elena Donazzan è nata nel 1972 a Bassano del Grappa (Vicenza) ed è diplomata al liceo linguistico. La sua carriera è squisitamente politica: da giovanissima ha militato nel Fronte della gioventù, la sezione giovanile del Movimento sociale italiano, di cui è diventata segretaria provinciale. Nel 1997, appena 25enne, è stata eletta nel consiglio provinciale di Vicenza; tre anni dopo, è approdata in consiglio regionale tra le file di Alleanza nazionale. Nel 2009 è confluita ne Il popolo della libertà fino al suo scioglimento nel 2013, passando quindi a Forza Italia. Dal 2018 è esponente di Fratelli d’Italia, grazie a cui è stata eletta al Parlamento europeo con 63mila preferenze: una cifra astronomica che ha suggerito ad alcuni osservatori che possa essere la candidata presidente del centrodestra alle regionali del prossimo anno.