Venezia, 30 luglio 2024 – Cento milioni di euro nelle casse dei comuni veneti. Tutti grazie al turismo, una risorsa sempre più preziosa per la Regione. Si tratta di un dato record, certificato dall’ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, che ha studiato i bilanci delle città. Gli introiti sono relativi all’incasso dell’imposta di soggiorno prevista per chi alloggia in quei comuni che vi hanno aderito.
Nel dettaglio, ci si aspetta che il dato sia di 98,6 milioni di euro, ma non si esclude possa essere superato in quanto, come spiega la Fondazione, i comuni indicano spesso gli importi prudenziali nel bilancio di previsione.
I dati del 2023
Un aumento che è sempre stato costante: nel 2023 l’imposta di soggiorno ha fruttato 96,7 milioni di euro, segnando un aumento del 16% rispetto al 2022. Tra le realtà che ne beneficiano maggiormente ci sono la Città metropolitana di Venezia, che in questo modo ha ‘guadagnato’ 59 milioni di euro e la provincia di Verona, dove si sono superati 21 milioni. Ovunque i dati del 2023 sono stati un record, con l’unica eccezione del Trevigiano, che ha registrato incassi ‘storici’ nel 2019.
Le previsioni per il 2024
Anche nel 2024 la maggior parte del gettito finirà nel Veneziano: sono infatti previsti introiti per un totale di almeno 60 milioni di euro, 37 dei quali andranno al capoluogo. Significativi anche gli incassi del litorale: circa 5,6 milioni a San Michele al Tagliamento-Bibione e Jesolo; 4,5 milioni a Caorle e Cavallino-Treporti.
Perché
Ma a cosa è dovuta quest’impennata? Innanzitutto al trend complessivamente positivo del movimento turistico, ma anche alla crescita di quei comuni che hanno aderito all’iniziativa. Se nel 2019 quelli che si avvalevano dell’imposta erano 125, ad oggi sono ben 148: più di un quarto delle città del Veneto.