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Rapporto Ismea Qualivita 2021, il Veneto sul podio dei prodotti Ig. Cibo e vino trainanti

Con un fatturato di quasi 3.700 miliardi, il Veneto si aggiudica il primo posto per la produzione di cibo e vino. Treviso e Verona si distinguono in una rosa di 20 province italiane e che, insieme a Parma, registrano un impatto territoriale che va oltre il miliardo di euro.

Il Veneto tra i più importanti produttori di vino in Italia

Il Veneto tra i più importanti produttori di vino in Italia

Venezia, 14 febbraio 2022 – Prima regione per fatturato, il Veneto conquista il podio dei prodotti locali Ig. Sono il cibo e il vino i due comparti trainanti dell'economia agroalimentare veneta, con un valore della produzione pari a 3.699 miliardi di euro. A stabilirlo è il “Rapporto Ismea-Qualivita 2021 sulle Indicazioni Geografiche”. Treviso e Verona si distinguono in una rosa di 20 province italiane e che, insieme a Parma, registrano un impatto territoriale che va oltre il miliardo di euro.

“In questi due anni difficili, segnati fortemente dalla pandemia, questa filiera rappresenta il motore della promozione dei territori e segno distintivo del made in Veneto”, commenta il governatore Luca Zaia. “Questo ci spinge a ragionare in maniera ancora più forte sul tema della tutela delle nostre eccellenze, dal Prosecco agli altri vini, dal Grana Padano all’Asiago, insieme agli altri prodotti espressione della terra veneta”. Una tendenza risultata evidente già nei mesi corsi, con i numeri in rimonta di Vinitaly.

Veneto, vola la “Dop Economy”

Una vasta gamma di prodotti che fanno volare alto la “Dop economy”, ovvero la filiera corta dei prodotti protetti di qualità. Solo nel comparto del cibo, il Veneto conta 18 marchi Dop, 18 Igp e cinque specialità tradizionali garantite, a cui si aggiungono per il settore del vino 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt. "La nostra regione da sempre gioca la carta della qualità e anche quest'anno si conferma al primo posto nel settore agroalimentare”, dice l'assessore regionale all'Agricoltura, Federico Caner.

Le tante certificazioni di qualità “oggi sono i primi ambasciatori del territorio e che rappresentano un tutt'uno con l'offerta turistica regionale", sottolinea Caner. Il risultato, continua, "premia soprattutto il ‘savoir faire’ dei nostri produttori, capaci di innovare le tradizioni consolidate nel tempo, dalla coltivazione all'allevamento, così come nella produzione agroalimentare, puntando sempre all'eccellenza".

Tutela dei prodotti: un punto di forza

Dal canto suo, evidenzia infine l'assessore Caner, "la Regione, negli anni, ha sempre voluto tutelare difendendo con le unghie e con i denti le proprie produzioni locali, come dimostra il caso del Prosek, che ha visto unite su uno stesso fronte tutte le istituzioni locali regionali, i rappresentanti europei e i consorzi, che credono nella difesa dei prodotti che sono, prima di tutto, sinonimo di valori ed identità".

Ora un'altra minaccia incombe sui prodotti veneti, tra i quali spicca il vino. Si tratta della proposta "totalmente folle, che viene dal sistema di etichettatura nutriscore, di bollinare di nero e con la lettera F il vino e i prodotti alcolici", contro la quale "il Veneto è pronto a dare battaglia", assicura Caner. Una battaglia legata al dibattito europeo sull’aggiunta dell’acqua al vino.