Venezia, 9 ottobre 2023 - Non si arresta la morsa dell’ecomafia. In Veneto gli esiti delle attività investigative condotte negli ultimi anni confermano come la regione, fortemente industrializzata, vivace, produttiva e in ripresa economica, sia in grado di attrarre gli interessi delle organizzazioni criminali che tentano di intercettare opportunità di business. E particolare attenzione c’è sui prossimi Giochi olimpici e Paraolimpici di Milano e Cortina del 2026, la cui organizzazione richiede un notevole impiego di risorse pubbliche e finanziate con i fondi Pnrr.
L’allarme di Legambiente Veneto
Il rapporto Ecomafia 2023 è realizzato grazie ai dati delle forze dell'ordine e viene prodotto ogni anno da Legambiente per raccontare le storie ed i numeri dell'illegalità ambientale. “Per il Veneto, a preoccuparci maggiormente - commenta il presidente regionale Luigi Lazzaro - è l’assenza di una forte e collettiva azione di ripudio culturale verso quella che non dobbiamo esitare a definire una presenza radicata della criminalità organizzata nella nostra regione in tutti i settori merceologici, come già dichiarato dallo stesso Procuratore capo della Procura distrettuale Antimafia di Venezia Bruno Cerchi. Una presenza - continua Lazzaro - che invade anche settori come l’edilizia e lo smaltimento di rifiuti che con il nostro rapporto cerchiamo di mettere continuamente sotto la lente di ingrandimento proprio per alzare l’attenzione e la presa di coscienza da parte della società civile”.
I dati dei reati in Veneto
L'illegalità ambientale in Veneto dal 2018 al 2022 ha fatto registrare 5.781 reati, 5.837 persone denunciate, 47 persone arrestate e 1.329 sequestri. Nel dettaglio l’illegalità nel ciclo del cemento registra 2.481 reati, 2.504 persone denunciate e 178 sequestri. Nel ciclo dei rifiuti 1.235 reati, 1679 persone denunciate, 36 persone arrestate, 423 sequestri. Le illegalità contro la fauna 1.435 reati, 1.173 persone denunciate, 619 sequestri. Altri dati sono relativi agli incendi boschivi dolosi, colposi o generici dove si registra 213 reati, 1.413 ettari di superficie boscata interessata, 21 persone denunciate, 3 arrestate e 3 sequestri. Nella classifica nazionale per reati dell’arte rubata il Veneto si piazza al nono posto con 134 opere d’arte rubate.