Veneto, 23 febbraio 2023 - Il vino prodotto, in Veneto, nell'ultima vendemmia è stato stimato in circa 12,6 milioni di ettolitri, in crescita del +7,3% rispetto al 2021. Si tratta di numeri di tutto rispetto frutto del lavoro di oltre 27mila aziende viticole che coltivano un superficie a vigneto pari a 95mila ettari totali di cui oltre 80% investita a doc/docg, il 13,7% a Igt e il restante 2,8% a vitigni varietali. Un biglietto da visita di alta qualità nel mondo che concorre a sviluppare 60,7 miliardi di export (+17%) registrando il record nel 2022. Ed è proprio il vino a trascinare in tricolore all'estero con livelli vicini agli 8 miliardi di euro.
Zaia: "Qualità altissima e riconosciuta"
Il governatore Luca Zaia rimarca che "i nostri imprenditori vitivinicoli meritano il posto d'onore che si sono conquistati sul mercato internazionale: hanno dimostrato di saper superare le difficoltà imposte dalla pandemia e si confermano competitivi e capaci anche di fronte ai non pochi ostacoli derivanti dalla grave crisi internazionale in atto. La crescita complessiva del 7,3% registrata dalla produzione nell'ultima vendemmia è un dato che sottolinea come il Veneto sappia essere resiliente e proporsi con efficacia nel mercato internazionale, aumentando non solo le quote di vendita, ma anche conservando un'altissima e riconosciuta qualità".
Commentando i dati della produzione vinicola 2022 in Veneto, diffusi alla vigilia del convegno organizzato da Coldiretti domani a Mestre, Zaia ricorda che "si parla spesso di viticoltura eroica a fronte di asperità del terreno e difficoltà nel mantenimento delle vigne in alcune aree specifiche". E sottolinea che "i nostri imprenditori si sono tutti dimostrati anche dei veri combattenti per riuscire ad assicurandosi risultati così importanti. La stima di circa 12,6 milioni di ettolitri complessivi frutto del lavoro di oltre 27.000 aziende viticole è uno dei più importanti segnali di ripresa per la nostra Regione". Un risultato che per Zaia "è segno di capacità imprenditoriale e grande passione per il lavoro; caratteristiche che sono nel Dna dei veneti".
A Mestre convegno con Università di Padova
Consolidare le performance del vino veneto sui mercati internazionali è il tema del convegno organizzato da Coldiretti domani alle ore 9.30 al museo del '900 a Mestre che vedrà la partecipazione di Luca De Carlo presidente della Commissione Agricoltura del Senato. Il saluto di Marina Montedoro Direttore di Coldiretti Veneto aprirà i lavori lasciando poi l'introduzione a Giorgio Polegato Presidente della Consulta vino della federazione regionale. Un excursus che anticiperà la relazione a cura di Eugenio Pomarici dell'Università di Padova sulle dinamiche del mercato dei vini di alta qualità. A seguire Carlotta Gori Direttore del Consorzio Chianti Classico racconterà il caso studio di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy. L'enologo Andrea Dal Cin del Gruppo Masi entrerà nello specifico della ricerca con le tecniche di miglioramento della produzione mentre Oscar Lorandi presidente della cantina Girlan di Cornaiano (Bolzano) porterà il suo contributo sul binomio possibile tra alta gamma e cooperazione. La parola della Regione del Veneto spetterà ad Alberto Zannol Direzione regionale Agroambiente che trarrà anche le conclusioni.