Treviso, 24 ottobre 2022 – È diventato virale il video choc girato a Conegliano, infarcito di frasi razziste a sfondo violento. “Oggi siamo qui a Conegliano, abbiamo appena finito di installare questo macinatore di extracomunitari”, dice un uomo nel video girato davanti a una fabbrica. Ma non basta, il video diventa sempre più violento: “L'extracomunitario viene inserito nella botola, viene macinato e viene fatto concime che poi viene buttato nei campi”, dice l’uomo con frasi razziste fuori misura. Centinaia di persone hanno si sono ritrovate il video in chat, con un bombardamento virale spaventoso, poi il video è stato caricato anche su TikTok.
E così la città torna di scena con un nuovo scandalo, dopo che questa mattina il 57enne Ippolito Zandegiacomo è stato arrestato per l’omicidio della madre: l’87enne Maria Luisa Bazzo, conosciuta da tutti come Gina.
La denuncia: "Contenuto delirante"
Immagini forti quelle che nelle ultime ore sono circolate su TikTok e sulle chat. Il sindaco Fabio Chies e il presidente dell’Anpi, Omar Lapecia Bis, hanno presentato una denuncia contro ignoti per il video circolato in rete. “Questa persona (l’uomo che compare nel video, ndr) tra l'altro non è neppure coneglianese, anche se poco mi interessa, sinceramente. Ritengo che uno non possa accostare a simili frasi il nome della città di Conegliano, chiunque esso sia”, dice il primo cittadino di Conegliano.
Sulla questione è intervenuto anche Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico di Treviso. “Il contenuto delirante di quel filmato – dice – va condannato con forza. Non siamo di fronte a una goliardata: quel video è incitamento all'odio razziale e come tale mi auguro venga considerato dalle autorità preposte. Bene hanno fatto, da una parte, l'Anpi a denunciare subito il fatto e, dall'altra, il sindaco Chies a condannarlo senza indugio e a ribadire invece l'importanza del valore dell'integrazione all'interno di una comunità come quella di Conegliano”. Per Zorzi, “in questi tempi così difficili per tutti, dobbiamo mantenerci saldi e intransigenti nella difesa dei principi e delle regole che tutelano la dignità della persona e la convivenza civile”.