Verona, 28 ottobre 2024 - Omicidio di Giulia Cecchettin, spunta un video dell'aggressione di Filippo Turetta. Le immagini sono state riprese dalla telecamera di sorveglianza di una fabbrica. Il video è stato mostrato durante la trasmissione "Pomeriggio Cinque" e documenta il tentativo di fuga della ragazza uccisa a novembre 2023 con 75 coltellate. Lei prova a scappare, ma l'ex fidanzato la raggiunge e la blocca a terra. Poi Filippo Turetta si allontana da Giulia per recuperare la sua auto e per poi caricare la ragazza sui sedili posteriori.
Poco dopo si vede la macchina che riparte e scompare dalle telecamere. Il 25 ottobre il 22enne ha lasciato il carcere di Verona e, per la prima volta, ha testimoniato durante il dibattimento alla corte d’Assise di Venezia. Ha ammesso la premeditazione: "Il piano era di rapirla, stare con lei quella sera, farle dal male e toglierle la vita. Ero confuso, volevo ancora stare con lei", ha detto al giudice. “Ricordo che avevo il coltello in mano, poi si è rotto. Ho colpito a caso. Lei si opponeva, non sarei riuscito a riportarla in auto”, ha detto ricordando gli ultimi istanti nella zona industriale di Fossò (Venezia). Il video racconta quei terribili momenti e il tentativo disperato di fuggire di Giulia Cecchettin.
La telefonata al 112
"Salve, chiamo da Vigonovo e dal balcone di casa mia ho appena assistito a una scena di un ragazzo che picchiava una ragazza, però se ne stanno andando in questo momento, è una Grande Punto mi sembra, non riesco a capire. Sono saliti in macchina e se ne sono andati". È la trascrizione della telefonata al 112 con la quale la sera dell'11 novembre, alle 23.18, un residente di Vigonovo diede il primo l'allarme sull'aggressione che Giulia Cecchettin aveva subito da Filippo Turetta. Rispose la centrale di Chioggia. Anche l'audio della chiamata è stato mandato in onda nel corso di 'Pomeriggio Cinque, su Canale5. "Ho visto una ragazza che usciva dalla macchina e gridava aiuto, gridava aiuto… e poi ho visto la scena di questo ragazzo, che lei era a terra e lui la prendeva a calci però in questo momento se ne sono andati", aveva continuato l'uomo. "Vediamo se riusciamo a intercettare quest'auto però così, con questi dati, non è che abbiamo tanto" fu la risposta dei Carabinieri. "Ha ragione - replicò il testimone -, io vi ho chiamati direttamente perché non sapevo che cosa fare, avevo paura, volevo scendere, però, sinceramente ho avuto paura a mettermi in mezzo".
Le prossime fasi del processo
La prossima udienza si terrà il 25 e 26 novembre: in queste date è previsto il dibattito. Cancellata invece quella del 28 ottobre: il presidente Stefano Manduzio ha ritenuto che Turetta abbia rilasciato abbastanza dichiarazioni; non è necessario interrogarlo oltre. La sentenza è prevista il 3 dicembre.