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Covid, il Veneto da oggi 28 febbraio è in zona bianca: cosa cambia

I tassi di occupazione nei reparti Covid degli ospedali hanno fatto scattare il cambio di colore. Cosa si può fare

Venezia, 27 febbraio 2022 - Dopo più di due mesi di zona gialla (dal 20 dicembre), alla luce dei dati della cabina di regia da oggi 28 febbraio il Veneto si sveglia in zona bianca (qui i dati del bollettino di ieri 27 febbraio). Dopo mesi di restrizioni, sempre a un filo dal passaggio alla zona arancione con ospedali intasati, tracciamento dei contagi in tilt, numeri dei nuovi positivi ogni giorno da record, da oggi si viaggia verso una ritrovata normalità.

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Il cambio di colore arriva grazie alle terapie intensive stabili al 5% e i reparti Covid in calo dal 13 all'11% per la seconda settimana di fila. Positivo anche l'indice Rt (0,72), così come quello dell'incidenza (620,8). Per entrare in zona bianca le terapie intensive devono avere un'occupazione inferiore al 10%, i reparti non critici al 15%. Dal punto di vista di regole e di quello che si può fare o meno non ci sono grandi variazioni. Il sistema dei colori andrà in soffitta a partire dal 1° aprile, rimarrà solo la zona rossa.

Zona bianca, da lunedì 28 febbraio sono sei le regioni in zona bianca, tra cui il Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano. Il Friuli Venezia Giulia passa in area gialla. Emilia Romagna e Marche rimangono gialle.

Zona bianca, cosa cambia e cosa si può fare

Dal giallo al bianco cosa cambia

In generale, in zona bianca (ma anche in zona gialla) c'è libertà di spostamento e se provvisti di Green pass rafforzato (quello che si ottiene previa vaccinazione o dopo la guarigione) si può entrare all'incirca dappertutto. Fanno eccezione le Rsa, a cui si può accedere o con terza dose o con due dosi più un tampone negativo. Come noto anche la mascherina all'aperto non è più obbligatoria, mentre al chiuso bisogna tenerla.

Molte novità arriveranno a partire dal 1° aprile, fra le quali la possibilità di consumare in ristoranti e bar all'aperto senza Green pass, ma anche di accedere a eventi culturali e sportivi, di entrare negli alberghi, in piscine e palestre all'aperto e di salire su mezzi pubblici di lunga percorrenza, sempre senza dover esibire il documento verde rafforzato.